Sono state avviate dal Comune di Priolo le procedure per 9 assunzioni nella società partecipata Prioloinhouse, specializzati nella gestione di alcuni servizi pubblici.
A disporle è stato il commissario straordinario del Comune di Priolo, Vincenzo Raitano, insediatosi dopo le dimissioni di Pippo Gianni, travolto dall’inchiesta per concussione della Procura di Siracusa per alcune presunte pressioni nei confronti di due aziende della zona industriale per ottenere assunzioni ed una commessa in favore di un’azienda locale e sotto processo al Tribunale di Siracusa. Le 9 assunzioni riguardano nove operai: tre specializzati e sei generici.
Ma c’è chi dice no, come il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri che presenterà una interrogazione parlamentare. “Pensare di avviare assunzioni a 2 mesi dalla campagna elettorale da parte di un commissario è, quantomeno, inopportuno. Ancorché la possibilità di dare un lavoro a 9 persone con la Priolo in house sia un’occasione importante per dare una boccata d’ossigeno all’occupazione, l’eventuale perseveranza su questo percorso mi porta a intervenire con un’apposita interrogazione parlamentare”.
Secondo Auteri, queste assunzioni sono “un elemento di fortissimo disturbo al regolare sviluppo dei temi elettorali, per questo rivolgo un invito al commissario affinché desista immediatamente da questa iniziativa e rinvii queste procedure al periodo post elettorale”.
Le amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale a Priolo, e la contestuale elezioni del sindaco, si terranno il 28 ed il 29 maggio ma di certo non ci sarà tra i candidati l’attuale commissario straordinario del Comune di Priolo, Vincenzo Raitano. Perciò, chi dovrebbe beneficiare di queste assunzioni? In che modo influenzerebbero la campagna elettorale? Non è stato spiegato in modo trasparente.
Da parte sua, Auteri ritiene che il commissario debba “occuparsi di interventi amministrativi che si limitino all’ordinaria amministrazione. “Non possono diventare spunti di scontro tra i candidati sindaci – conclude il parlamentare Ars – che invece devono occuparsi di illustrare al paese i propri programmi elettorali senza essere costretti a essere interpellati da cittadini che avrebbero legittimi interessi verso la possibile assunzione”.