Aule piene al palazzo di giustizia di Siracusa e così il rischio della diffusione del contagio è piuttosto elevato. A lanciare l’allarme sono stati il Consiglio direttivo ed il Collegio dei probiviri della Camera penale Pier Luigi Romano di Siracusa che hanno sollecitato i vertici del tribunale, tra cui il neo presidente Dorotea Quartararo, ad adottare dei protocolli in grado di ridurre il pericolo della trasmissione del Covid19.
Gli avvocati penalisti segnalano che “nei piani del palazzo di giustizia dedicati alle udienze del tribunale penale e ove sono allocati gli uffici di cancelleria – scrivono gli avvocati del Consiglio direttivo e del Collegio dei probiviri della Camera penale Pier Luigi Romano di Siracusa – si creano giornalmente occasione di potenziale pericolo di diffusione del contagio”.
Inoltre, “gli assembramenti sono determinati non soltanto dalla necessità di avvocati e testimoni, impegnati in diversi procedimenti inseriti all’interno di una singola fascia oraria di chiamata, di accedere contemporaneamente all’aula di udienza ma anche – aggiungono gli avvocati del Consiglio direttivo e del Collegio dei probiviri della Camera penale Pier Luigi Romano di Siracusa – dalla mancanza di regole certe relative ai depositi telematici degli atti anche presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Siracusa“.
La proposta degli avvocati della Camera penale Pier Luigi Romano è di prevedere l’adozione ” di forme di organizzazione che possano consentire di evitare la contemporanea presenza nelle aule delle udienze e nei corridoi del Palazzo di giustizia di un numero – scrivono gli avvocati del Consiglio direttivo e del Collegio dei probiviri della Camera penale Pier Luigi Romano di Siracusa – di persone tale da rendere impossibile il rispetto delle norme di distanziamento sociale anche mediante stipulazione di protocolli condivisi tra magistrati ed avvocati che prevedano la previa comunicazione, con congruo anticipo, pari almeno a 3 giorni, di un ordine di chiamata orario dei singoli processi e armonizzino la disciplina dei depositi telematici degli atti”.
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