E’ andato in fiamme, nei giorni scorsi, un apecalissino, di quelli usati per il trasporto dei turisti, di cui tanto si parla a Siracusa da qualche anno per via della valanga di abusivi che esercitano senza avere le autorizzazione.
Il proprietario del mezzo incendiato è, però, uno dei pochi che dispone di una licenza e la stagione appena cominciata, in concomitanza con l’inizio delle rappresentazioni classiche al Teatro greco, rischia davvero di essere compromessa.
Ci sono le indagini della polizia sull’episodio e come capita in casi del genere le ipotesi sono tante, tra cui quella di una ritorsione, magari da parte di qualche “concorrente sleale” che avrebbe voluto metterlo fuori mercato o dargli un segnale dai contorni ancora poco chiari.
Perché, dalle relazioni degli inquirenti emergerebbe una sorta di sistema attorno agli apecalessini, attraverso il quale sarebbero decisi i percorsi ed anche le postazioni. Si tratta di una ipotesi, in ogni caso l’attenzione degli investigatori è molto alta sul fenomeno per due ordini di motivi: tra poco la stagione estiva porterà migliaia di turisti che si serviranno di questa suggestiva modalità di trasporto e poi si attende l’esito dell’avviso del Comune per la regolamentazione del settore.
Per quanto concerne le licenze per gli apecalessini, ne saranno rilasciate circa 20 ed in questi ultimi giorni si sono svolte le prove orali. Rispetto al numero di calessini presenti in città la quota del Comune è bassa ma è, comunque, un primo passo verso un sistema legale che comporterà anche degli oneri per i proprietari, tra cui il pagamento delle imposte, praticamente evase fino ad oggi. Tra poco saranno rese note le graduatorie ed a quel punto saranno consegnate le autorizzazioni ed i percorsi, questa volta, saranno decisi dal Comune, che, nell’avviso, li ha indicati: Ortigia, Parco Archeologico Neapolis, Santuario Madonna delle Lacrime, Museo Archeologico Paolo Orsi, Catacombe di S. Giovanni, Piazza S. Lucia, Latomie dei Cappuccini.