All’avviso del Comune di Siracusa per regolamentare il trasporto con gli apecalessini avrebbero risposto in massa. In trentacinque, secondo una autorevole fonte istituzionale, avrebbero presentato la propria candidatura, alcuni dei quali, proprietari dei veicoli avrebbero, però, fatto partecipare dei familiari con la fedina penale pulita, ma al termine della scrematura la pattuglia dei regolari si sarebbe ridotta a 18.
La situazione
Tanti rispetto ai 7 autorizzati fino a qualche tempo fa a fronte di una flotta di circa 40 apecalissini, protagonisti l’estate scorsa, dell’invasione del centro storico, al punto da “costringere” l’ex prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, a convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per occuparsi di questo fenomeno. Dopo il vertice, scattarono, inevitabilmente, i controlli da parte delle forze dell’ordine, in particolare furono i carabinieri di Ortigia a disporre delle verifiche, culminate con i sequestri di alcuni mezzi.
L’assalto ai turisti
In tanti ricordano l’assalto ai turisti appena scesi dalle navi da crociera al Molo Sant’Antonio, scene che non si ripeteranno quest’anno per via della rinuncia della Msc al porto di Siracusa. Insomma, quello degli apecalessini abusivi è stato uno dei problemi della stagione del 2023, che va dall’inizio delle rappresentazioni classiche al Teatro greco fino al mese di settembre, nel periodo più turistico per la città.
Danni alle guide turistiche ed evasione fiscale
Per non parlare anche di un’altra forma di abusivismo: spesso, gli stessi titolari degli apecalissini si improvvisano guide turistiche, indispettendo e soprattutto danneggiando chi svolge questa professione con tanto di autorizzazioni. E poi c’è la questione dei compensi da parte dei turisti, molti dei quali sarebbero rilasciati in nero, senza alcuna fattura o scontrino, per cui soldi non tracciabili e sottratti al Fisco.
L’avviso del Comune
E così, l’avviso del Comune, peraltro sollecitato dagli stessi abusivi, protagonisti anche di manifestazione sotto Palazzo Vermexio, si pone l’obiettivo di colmare una lacuna normativa; sono stati fissati dei paletti in riferimento all’itinerario per i turisti: Ortigia, Parco Archeologico Neapolis, Santuario Madonna delle Lacrime, Museo Archeologico Paolo Orsi, Catacombe di S. Giovanni, Piazza S. Lucia, Latomie dei Cappuccini. In sostanza, sono tutte tappe turistiche, senza alcuna deroga. Ci si chiede cosa faranno gli altri che sono rimasti fuori? Torneremo a vedere la giungla del 2023?
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