Un 37enne di Pachino, nel Siracusano, è stato arrestato dalla polizia per spaccio di sostanze stupefacenti per fini di spaccio.
Ambulante con reddito di cittadinanza
L’indagato, che percepisce il reddito di cittadinanza, è un ambulante e nella giornata di venerdì, in serata, avrebbe presidiato una porzione di strada della città per vendere le castagne ma con se aveva della droga che avrebbe voluto vendere ai clienti.
La droga nascosta in auto
L’uomo, con precedenti penali, è caduto nella rete degli investigatori che si sono insospettiti e così hanno avviato un controllo. Nell’auto del 37enne, gli agenti di polizia hanno rinvenuto e sequestrato 24 dosi di cocaina, 15 di marijuana e del denaro. La perquisizione è state effettuata anche nella sua abitazione e si è scoperto che proprio lì l’indagato avrebbe confezionato le dosi.
Il kit a casa per confezionare le dosi
Scovato sopra un tavolo, un piatto in ceramica, intriso di sostanza stupefacente, delle schede telefoniche, utilizzate per tagliare la droga, un bilancino di precisione, della mannite, un frullatore e alcune bustine di plastica utilizzate per confezionare lo stupefacente. L’uomo, come disposto dell’Autorità giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari, contestualmente sono state avviate le pratiche per la revoca del sussidio.
Percettore sussidio condannato per estorsione
I finanzieri del comando provinciale di Palermo in collaborazione con i tecnici dell’Inps hanno individuato 12 soggetti quali presunti indebiti percettori di reddito di cittadinanza.
Le Fiamme Gialle hanno accertato che i percettori del sussidio avrebbero inserito, nella richiesta di accesso alla misura assistenziale, componenti del nucleo familiare precedentemente condannati per il reato di associazione mafiosa.
In particolare, uno dei soggetti indagati, condannato per estorsione e atti persecutori, avrebbe riscosso, negli ultimi tre anni, indebitamente una somma complessiva superiore a 26.000 euro.
Due di loro avrebbero indicato due parenti arrestati senza darne comunicazione all’Inps. I dodici sono stati denunciati. La procura ha disposto il sequestro preventivo di 50 mila euro provvedimento convalidato dal gip. Inoltre sono scattate le segnalazioni per la revoca del beneficio.
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