- Manifestazione a Cassibile del Comitato che si batte contro il villaggio per i braccianti stranieri
- Presentato dal Comitato un esposto in Procura perché l’opera si ritiene abusiva
- I manifestanti sostengono che altre case siano state occupate abusivamente
- Secondo la Cgil, 30 migranti hanno trascorso la notte in un agriturismo
Il Comitato contro il villaggio per i migranti a Cassibile, a sud di Siracusa, ha annunciato di aver presentato un esposto in Procura in quanto ritiene che l’opera sia abusiva. Il Comune di Siracusa, grazie ai fondi messi a disposizione del ministero dell’Interno, realizzerà un centinaio di unità abitative in via dei Timi per ospitare i braccianti stranieri che lavoreranno nelle aziende agricole del comprensorio.
Denuncia in Procura
“Dalle informazioni in nostro possesso – spiega Paolo Romano, portavoce del Comitato No Villaggio – la zona in cui stanno realizzando il villaggio per i braccianti non ha una destinazione d’uso finalizzata alla costruzione di abitazioni, per cui c’è un abuso che abbiamo denunciato. Il Comune ha utilizzato 243 mila euro di finanziamenti statali, mettendo anche qualcosa di suo, ma, alla luce di quanto indicato, si tratta di uno spreco di soldi pubblici”.
Nuova occupazione
Lo stesso portavoce del Comitato, in merito allo sgombero di ieri di alcuni migranti che avevano occupato diverse case al Borgo antico, ha attaccato l’amministrazione comunale di immobilismo ma anche svelato altre occupazioni. “Quegli stessi che sono stati allontanati – dice Paolo Romano – si sono trasferiti in contrada Cugni, occupando altre case, per cui il problema non è stato risolto”.
Migranti in agriturismo
Il segretario generale della Cgil, Roberto Alosi, ha detto che 30 dei migranti fatti evacuare dalle case del Borgo antico sono stati accompagnati in un agriturismo dove hanno trascorso la notte. “La Cgil di Siracusa, impegnando tutte le sue strutture ordinarie – dice Alosi – ed aggregate e facendo appello alla sua rete di solidarietà concreta, nella serata di ieri, ha preso in carico la dignità umana calpestata dei 30 lavoratori immigrati collocandoli, per la notte, in un agriturismo messo a disposizione gratuitamente dalla sensibilità e dal senso vero e praticato dell’accoglienza del proprietario”.
“Controlli nelle aziende”
“Si ascolti la comunità cassibilese e, soprattutto, si avvii un capillare controllo sui proprietari di quei campi
dove vengono impegnati gli stranieri” spiega Vera Carasi, segretario generale della Cisl Ragusa Siracusa. Che aggiunge: “Lo scorso anno le stesse associazioni datoriali – dice Carasi – vennero sollecitate, anche dopo incontri in Prefettura, al rispetto delle normative di legge in termini di contratto di lavoro e, quindi, di garanzia di alloggio per lo straniero in regola. Ora chiediamo che si verifichi quanto fatto e si avviino, anche, controlli su quanti, alle 5 del mattino, vanno a prelevare questi uomini. Forze dell’ordine e ispettorato del lavoro intervengano”
Il prefetto
La Cgil ha di nuovo chiamato in causa il prefetto di Siracusa, sollecitandolo a “chiedere l’intervento della Protezione Civile regionale e della Croce Rossa”. Il prefetto Giusi Scaduto, nelle ore scorse, ha invitato da un lato le aziende agricole a dare un alloggio ai braccianti con contratto di lavoro così come prevede la legge e dall’altro sollecitato i sindaci a sfruttare i fondi del ministero dell’Interno per la costruzione di alloggi per i lavoratori stranieri.
Il sindaco
“Le aziende agricole hanno l’obbligo di verificare che i lavoratori che assumono siano alloggiati secondo standard abitativi dignitosi e sicuri altrimenti non possono assumerli” dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Inoltre, “abbiamo inoltre presentato un progetto di ampliamento della stessa attraverso la partecipazione a un nuovo bando; abbiamo acquisito risorse e partecipiamo come partner di progetti contro il caporalato, per la formazione di operatori, per la mediazione culturale, per le campagne di comunicazione e screening sanitari, il tutto per per svariate centinaia di migliaia di euro”
Gli alloggi a Cassibile
“L’allestimento di un campo attrezzato per consentire di ospitare i lavoratori in condizioni di civiltà e di ordinato assembramento è una prima risposta, certo non risolutiva, ma una tappa importante in un percorso lungo e faticoso, del quale dovranno assumersi oneri e responsabilità anche altri attori sociali, a cominciare dagli imprenditori” fanno sapere da Lealtà&Condivisione, un movimento politico che ha una rappresentanza nella giunta di Siracusa.
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