E’ allarme igienico a Siracusa dopo le segnalazioni dei residenti di diverse aree della città, comprese le zone balneari, in merito alla mancata raccolta dei rifiuti differenziati da parte dell’azienda della nettezza urbana. Immondizia che macera sotto i colpi del sole, con temperature capaci di superare i 40 gradi in certe ore del giorno.
A raccogliere le denunce dei proprietari è il movimento Civico 4, il cui portavoce è l’ex consigliere comunale, Michele Mangiafico, che accende i riflettori non solo sul servizio ma anche sull’amministrazione comunale perché sta vigilando poco sull’efficienza del servizio.
“Abbiamo provveduto a segnalare tutti i disservizi al dirigente al ramo e all’assessore al ramo, ma non sappiamo se e quali tipologie di provvedimenti amministrativi siano stati assunti nei confronti della ditta appaltatrice. I disservizi, di fatto, permangono” spiega il leader del movimento Civico 4.
“La città di Siracusa è un immondezzaio. Solo chi non vuol vederlo, chiude gli occhi a centinaia di discariche a cielo aperto che caratterizzano da anni punti ben precisi della città” aggiunge Michele Mangiafico.
Tra i suggerimenti all’amministrazione quello della “realizzazione di impianti di videosorveglianza nei punti sensibili segnalati dalla cittadinanza, con particolare attenzione per le zone balneari individuate” ed ancora “dell’individuazione di immediata di centri di raccolta differenziata in città accessibili con tessera sanitaria da parte dei cittadini iscritti alla Tari”.
Altro tema caldo, e non solo per le temperature, è l’evasione della Tari, l’imposta sui rifiuti. A Siracusa, stando ai dati diffusi dal Comune nel 2019, la percentuale di persone che non paga è di circa il 40 per cento. “Servono azioni amministrative volte all’emersione della platea di popolazione non iscritta alla Tari ma che, comunque, produce rifiuti e alimenta” dice Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4.