i controlli

Alla guida sulla Siracusa-Gela facendo le “live” sui social, multe della Polstrada

C’è chi chatta su WhatsApp, chi, invece, risponde su Messanger, altri, invece, fa una “live” sui social: di tutto e di più  sulle strade, incuranti del pericolo per se e per gli altri.

Guida con il cellulare, fenomeno diffuso

Un fenomeno ormai diffusissimo e così nelle ore scorse la Polizia stradale di Siracusa, che ha organizzato un servizio di controllo sulla Siracusa-Gela, in prossimità dell’area di servizio Serramendola Ovest, tra gli svicoli di Siracusa sud e Cassibile, ha reso noti i risultati. Sono state tante le violazioni, la casistica è piuttosto ampia ma tra le violazioni più ricorrenti c’è certamente l’uso del telefonino durante la guida: a conclusione del controllo sono state circa 60 le sanzioni.

La Polizia stradale di Siracusa

“Molti gli utenti che non indossavano le cinture di sicurezza ma c’era anche chi utilizzava il telefono cellulare alla guida, chi circolava sprovvisto – si legge in una nota della Polizia stradale di Siracusa, al comando del dirigente, Giovanni Martino – della regolare copertura assicurativa, chi procedeva a velocità superiore a quella consentita e chi non aveva effettuato la revisione al proprio veicolo(ricordiamo che la revisione garantisce il buon funzionamento dai freni alle luci, dallo spessore del battistrada degli peneumatici al corretto funzionamento degli indicatori di direzione, insomma riguarda in generale tutti aspetti che coinvolgono la sicurezza di chi guida e degli altri utenti della strada), per un totale di 213 punti decurtati dalle patenti e 4 sequestri amministrativi”.

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Le campagne non incidono come dovrebbero

Le violazioni sono sempre le stesse, eppure sono state organizzate numerose campagne di prevenzione, sia sui media sia nelle scuole. “Nonostante i messaggi di prevenzione, le iniziative, gli spot televisivi – dice il comandante della Polizia stradale di Siracusa, Giovanni Martino – ed i servizi predisposti dal Servizio Polizia Stradale, assistiamo continuamente a gravi incidenti che mietono vittime come fossimo in guerra. I numeri sono impietosi: la media nazionale è ancora alta, parliamo di più di 3000 vittime l’anno, quasi 10 persone al giorno – al giorno! – che non rientreranno a casa”.

 

 

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