“Autostrade sì ma telematiche”. E’ una delle ricette del docente emerito Jean-Louis Rastoin, ingegnere agronomo francese, membro dell’Académie d’agriculture de France, esposte nel corso dell’iniziativa, a Siracusa, in via Mirabella, denominata Challenge Lab di EIT Food, promossa da Impact Hub che terminerà domenica.
Il docente transalpino, per il rilancio dell’agricoltura siciliana, ritiene fondamentale alcuni pilastri, tra cui il cooperativismo tra le aziende, le produzioni ecosostenibili ed il coinvolgimento dei consumatori.
“E’ importante – ha detto il docente francese – che si crei una agenzia per favorire lo sviluppo economico ma sono anche necessarie le infrastrutture, non solo fisiche ma anche telematiche. Peraltro, costa meno creare una rete internet piuttosto che un’autostrada”.
L’importanza di internet è spiegata così da Rosario Sapienza, presidente di Impact Hub Siracusa.
“Internet è fondamentale – spiega Sapienza – perché ci consente di disporre di conoscenze in modo immediato, senza spostarci fisicamente. Per questo è strategico avere una rete infrastrutturale telematica efficiente. In questo modo, scopriremo che ci sono anche in Sicilia delle risorse da sfruttare al fine di rendere competitivo e sano il nostro modello. Di fatto, i numeri dicono che siamo in Europa i migliori produttori di cibo biologico ma al tempo stesso siamo tra i più bassi consumatori. Produciamo ma non per noi stessi, manca un mercato interno”
Il docente francese, nel corso della sua lezione, ha puntato molto sulla cooperazione.
“E’ necessario avere delle personalità importanti, persone che siano in grado di formare le aziende. Grazie alle leadership – assicura Jean-Louis Rastoin – è possibile elaborare una strategia capace di mettere in comune le risorse. Per esempio, per una piccola impresa assumere un ingegnere che si occupa di qualità è molto costoso. Perché non assumere un professionista che lavora in più aziende? La stessa cosa per l’imballaggio dei prodotti. Il tema dell’innovazione è importante, da qui la necessità di tessere rapporti con l’università di Catania per promuovere la ricerca”.
“Nel nostro sistema alternativo, la governance deve essere affidati ai partner di tutta la filiera agroalimentare. Ci sono ostacoli come l’individualismo dei capi di azienda, la burocrazia e le lobbies” conclude Jean-Louis Rastoin.
Commenta con Facebook