E’ stato rinviato a giudizio Giovanni Merlino, 38 anni, siracusano, indagato per il tentato omicidio di un 50enne, Salvatore Di Fede, centrato, nel febbraio scorso, alle gambe da alcuni colpi di pistola.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Junio Celesti, ha optato per il rito abbreviato e la prima udienza è stata fissata al 15 gennaio del prossimo anno. In questa vicenda, è coinvolto un secondo uomo, Giuseppe Farrazzano, 40 anni, che, però, avrebbe deciso di seguire un altro percorso giudiziario.
Secondo quanto emerso nelle indagini della polizia a sparare sarebbe stato Merlino, il quale, nel corso della sua deposizione, nelle ore successive al fermo, avrebbe spiegato le ragioni che lo avrebbero indotto a premere il grilletto contro 50enne che ha una relazione con la sua ex compagna.
Al centro dei contrasti con la vittima ci sarebbero i soldi legati al mantenimento della figlia avuta da Merlino con quella donna.
In sostanza, l’indagato avrebbe sostenuto che la quota di denaro da lui versata, sarebbe stata spesa dalla ex compagna e dalla vittima in altro modo, penalizzando, pesantemente, la figlia. Esasperato per le privazioni della ragazzina avrebbe deciso di dargli una lezione.
L’altro fermato, Giuseppe Ferrazzano, secondo quanto emerso nella ricostruzione della Squadra mobile, sarebbe stato al volante della macchina con cui lui e Merlino si sarebbero recati in via Grottasanta per cercare Salvatore Di Fede. Ferrazzano, però, avrebbe specificato che non sarebbe stato a conoscenza delle intenzioni di Merlino.
Dalle immagini delle telecamere di sicurezza della zona è stato possibile per gli inquirenti conoscere la drammatica sequenza nei dettagli.
Di Fede era ricercato dalle forze dell’ordine per via di un aggravamento della misura cautelare a causa di alcune evasioni e per questo venne successivamente arrestato dagli agenti della Squadra mobile.