- Cisl e Uil intervengono dopo le aggressioni denunciate dalla Cgil
- Ieri scontro verbale con un gruppo di manifestanti contrario al villaggio per i migranti
- Auspicato un confronto tra i residenti ed i migranti
“Non esiste ragione che tenga per giustificare tentativi di sopraffazione della libertà di pensiero, tantomeno per spiegare qualsiasi forma di violenza verbale”.
Lo affermano Vera Carasi, segretaria generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, e Luisella Lionti, segretaria organizzativa della Uil Sicilia con delega all’Area Vasta Palermo- Siracusa-Ragusa-Gela, in merito alle aggressioni denunciate dalla Cgil Siracusa nei confronti di una delegazione del sindacato da parte di alcuni manifestanti contrari al villaggio per i migranti, inaugurato ieri in contrada Palazzo, a Cassibile.
Confronto tra migranti e residenti
“A Cassibile solo il confronto, nel rispetto delle legittime aspettative di ciascuno, può consentire una soluzione equa che risponda alle esigenze di tutti. Migranti e residenti” spiegano le due sindacaliste della Cisl e della Uil.
Lotta al caporalato
“Cisl e Uil – aggiungono Vera Carasi e Luisella Lionti – confermano la richiesta di sicurezza, accoglienza e rispetto per lavoratrici e lavoratori che, in larghissima maggioranza, sono vittime di sfruttamento. Nuovi schiavi. Si continui con il perseguire i caporali. Ben vengano, quindi, le iniziative realizzate per assicurare dignità ai migranti
ma, perché vi sia vera inclusione, auspichiamo intese concertate che nascano, come giusto che sia per una convivenza civile, dall’ascolto di tutte le ragioni. Come Cisl e Uil ci impegniamo a favorire ogni attività volta a continuare il dialogo”.
Protocollo di intesa
Massima collaborazione con le istituzioni, quindi, che sono presenti sul territorio e che ben presto consentiranno di sottoscrivere un protocollo d’intesa. Questo perché regolamentino la questione garantendo sicurezza e impedendo l’acuirsi di conflitti sociali”.
Commenta con Facebook