- Due fratelli arrestati per l’aggressione nei locali della Guardia medica di Portopalo
- Volevano una visita immediata per il loro padre
- Avevano nella loro disponibilità un’ascia
I carabinieri hanno arrestato due fratelli Paolo e Denis Burgaretta, 32 e 22 anni, accusati dell’aggressione al dottore in servizio alla Guardia medica di Portopalo e al padre della vittima che hanno riportato delle contusioni.
Avevano un’ascia
Secondo una prima ricostruzione, i due indagati, che, come disposto dalla Procura di Siracusa sono ai domiciliari, avrebbero preteso “una immediata visita per il loro padre” e si sarebbero presentati nella struttura sanitaria armati di ascia.
Locali messi a soqquadro
Il medico, tenuto conto anche dello stato di alterazione dei 2 fratelli, ha chiesto l’intervento dei carabinieri ma prima del loro arrivo gli indagati hanno sfondato la porta di ingresso della Guardia medica, messo a soqquadro parte dei locali e poi colpito il medico di guardia e il padre di quest’ultimo, che si trovava lì per tenere compagnia al figlio.
Udienza in Tribunale
Paolo e Denis Burgaretta, che nelle prossime ore si presenteranno al palazzo di giustizia per l’udienza di convalida della misura cautelare, sono accusati di minacce, danneggiamento aggravato, lesioni personali e interruzione di servizio di pubblica utilità in concorso.
I precedenti
Poco più di una settimana fa, si è verificata un’aggressione al Pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa ed il presidente dell’Ordine dei medici ha lanciato l’allarme. In quell’occasione, è stato un utente, stanco di aspettare, a prendersela con il medico.
La reazione dell’Asp
“Sgomenta apprendere che continuano ad accadere nelle strutture sanitarie episodi di così inaudita ferocia contro chi esercita il proprio dovere a tutela della salute dei cittadini – dice il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra -. Non solo aggressioni verbali, di per sé già da condannare severamente, ma anche fisiche come quella di stanotte agli operatori della guardia medica di Portopalo e danneggiamenti alla struttura. La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza rimane tra le priorità dell’azione amministrativa dell’Azienda, ma non basta di fronte a tanta inciviltà”.
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