Nuova aggressione nel carcere di Siracusa con un agente di polizia penitenziaria picchiato con calci e pugni da un gruppo di detenuti. L’episodio si è verificato alla Vigilia di Natale come riferisce Salvatore La Rocca, sindacalista del Sippe.
Agente salvato dai colleghi
“Solo l’intervento di altri colleghi ha evitato il peggio. La situazione alla Casa circondariale di Siracusa è insostenibile; non servono ispezioni, spesso comunicate in anticipo, ma provvedimenti concreti” afferma il sindacalista. Nei giorni scorsii deputati del Pd, il senatore Antonio Nicita, ed il parlamentare Ars Tiziano Spada si sono recati sia nel carcere di Siracusa sia di Augusta ed al termine della visita hanno ribadito la precarietà delle condizioni delle strutture per via di una cronica mancanza di personale tra la Polizia penitenziaria che deve controllare una popolazione carceraria sempre più numerosa.
Popolazione carceraria numerosa e pochi agenti
“Nel carcere di Siracusa il numero dei detenuti sembra aver superato la soglia minima di tollerabilità e gli agenti sembrano molto meno ed impotenti davanti al fenomeno delle aggressioni sempre in crescita. La politica dovrà intervenire, prevedendo protocolli d’intervento” aggiunge il sindacalista del Sippe, Salvatore La Rocca.
“La sicurezza – afferma Salvatore La Rocca del Sippe – è elemento essenziale per poter attuare la rieducazione del condannato e non può essere invece il contrario. Lo prevede l’articolo 2 del regolamento di esecuzione alla legge penitenziaria Il Governo dovrà quindi considerare primaria la sicurezza dei penitenziari ed in particolare quello di Siracusa, conclude il sindacalista”.
Allarme al Malaspina di Palermo
“Il carcere minorile Malaspina a Palermo è una polveriera”. Sono le parole di Gioacchino Veneziano segretario generali della Uilpa polizia penitenziaria. “Lo scorso 16 dicembre è stato appiccato il fuoco distruggendo una cella e ferendo 2 poliziotti penitenziari – aggiunge Veneziano -. Lo spostamento dei rivoltosi non risolve il problema. I detenuti protagonisti dell’azione criminale, lo avevano fatto anche a Milano, Torino, Catanzaro, Caltanissetta, Acireale per questo che si trovavano al Malaspina”.
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