“Il Comune di Siracusa ha fatto sfumare il contributo di mezzo milione per rinnovare il sistema di riscaldamento delle piscine. Con quel contributo oggi non avremmo le piscine gelate“.
Lo afferma il componente del direttivo del Pd Siracusa, Salvo Baio, in merito alla vicenda dell’acqua gelata nella piscina comunale Paolo Caldarella che ha costretto l’Ortigia a disputare allenamenti e partite in altri impianti mentre altre società hanno già minacciato di andarsene.
Al momento, la gestione della Cittadella dello Sport di Siracusa, comprendente anche la piscina, è nelle mani del Comune, che, nei mesi scorsi, ha tolto le chiavi all’Ortigia per presunte inadempienze contrattuali. Secondo quanto sostenuto da Baio, nel periodo in cui la società biancoverde aveva la disponibilità della struttura, sarebbero stati ottenuti dei finanziamenti, pari a mezzo milione di euro, per la riqualificazione degli impianti presenti nella Cittadella, che avrebbero compreso anche la caldaie per la piscina.
“Chi non ha la memoria corta e conosce le carte può raccontare un’altra storia, quella della lettera del 13 ottobre 2021 inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al C.C.Ortigia, allora gestore della Cittadella, per sollecitare l’adozione da parte del Comune di due adempimenti indispensabili per fruire di un finanziamento di mezzo milione di euro a fondo perduto, cioè regalato, da destinare alla riqualificazione degli impianti sportivi della Cittadella” spiega il componente del direttivo del Pd Siracusa, Salvo Baio.
L’esponente del Pd Siracusa sostiene che “si trattava di finanziamenti previsti dal Bando Sport e Periferie 2018, assegnati sulla base di progetti finalizzati alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio impiantistico sportivo esistente nelle varie realtà del Paese” e perché potesse essere erogato sarebbero serviti due passaggi da parte del Comune di Siracusa: “la nomina del Rup (responsabile unico del procedimento) e la generazione del Cup (codice unico di progetto). Il Comune di Siracusa, per ragioni che non sono mai state spiegate, non ha ritenuto di dover adottare i due provvedimenti e ha lasciato scadere il termine ultimo del 30 ottobre 2021. Con quel contributo oggi non avremmo le piscine gelate” assicura Baio.