Le nuove caldaie, acquistate dal Comune di Siracusa, per riscaldare la piscina Paolo Caldarella nell’area della Cittadella dello Sport, non sono ancora attive.
Il risultato è che l’acqua è ancora fredda, per cui le decine di società sportive sono ancora costrette, ormai da parecchi mesi, ad allenarsi a Catania, con esborsi economici di tutto rilievo. Le spese sono pure a carico dei familiari che devono spostarsi per seguire i figli.
Eppure, due settimane fa sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, al punto che l’Ortigia, la squadra siracusana che milita nel massimo campionato di pallanuoto maschile, aveva disputato le gare di campionato, “esordendo”, però, con una sconfitta contro il Recco. In quella circostanza, l’acqua non sarebbe stata riscaldata con le nuove caldaie ma con la vecchia, rattoppata per l’occasione.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel corso della conferenza stampa di fine anno aveva annunciato che sarebbe stato possibile usare la Paolo Caldarella nel mese di febbraio. E’ entrata la primavera, la situazione resta, però, immutata con disagi enormi per le società sportive e le famiglie.
“Dopo circa 9000km percossi in 5 mesi da Siracusa a Catania 3 volte alla settimana per fare allenare i nostri figli causa l’indisponibilità della piscina ,dopo la promessa dei fine lavori e consegna della struttura per fine marzo ,ad oggi continuiamo ad andare ad allenarci a Catania, ed non avere una data certa per la ripresa degli allenamenti in Cittadella. Tutto questo con le squadre giovanili prime in classifica nei vari tornei nazionali” scrive un genitore
La gestione della Cittadella dello Sport è sotto il controllo del Comune di Siracusa che ha tolto l’affidamento all’Ortigia per presunte inadempienze contrattuali. Ne è nata una controversia finita in Tribunale.