I giudici del Tribunale di Siracusa, presieduto da Giuseppina Storaci, hanno assolto perché il fatto non sussiste il ragioniere capo del Comune di Siracusa, Giorgio Gianì, finito sotto processo per abuso in atti d’ufficio.

Gli incarichi del dirigente

Secondo la ricostruzione dell’allora pm di Siracusa, Marco Di Mauro, che si era avvalso delle relazioni della Guardia di finanza, l’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca, “in qualità di dirigente responsabile pro tempore del settore Finanziario del Comune di Siracusa, assumendo reiteratamente incarichi di collaborazione tecnica, nello specifico in materia economica, finanziaria e contabile, presso il consorzio Ato idrico” avrebbe violato, nella prospettazione dell’accusa, il regolamento comunale, in quanto questa condotta sarebbe stata contraria “ai principi di temporaneità e saltuarietà dei predetti incarichi conferiti ai pubblici dipendenti”.

“Il regolamento lo prevede”

Una tesi, che, però, nel corso del dibattimento è crollata, ” per la semplice ragione che il regolamento del Comune lo prevede” spiega l’avvocato Giovanni Giuca.

Crollata la tesi del conflitto di interessi

Inoltre, secondo quanto emerso nell’indagine, Gianì si sarebbe reso responsabile di conflitto di interessi, poiché “era al contempo dirigente del settore finanziario del Comune di Siracusa, ente controllante, e collaboratore in materia economica, finanziaria e contabile del Consorzio Ato idrico di Siracusa”.  Anche questa ricostruzione è crollata, “visto che il Comune non era un ente controllante ma un partecipante”.

Indagati prosciolti dal gup di Siracusa

Nel registro degli indagati furono iscritti altri dirigenti, tra cui Rosario Pisana, Vincenzo Migliore, Rosaria Garufi e Giuseppe Ortisi ma al termine dell’udienza preliminare vennero prosciolto dal gup del Tribunale di Siracusa.

Il pm ha chiesto l’assoluzione

Il pm di Siracusa, che è diverso da quello che ha condotto l’inchiesta, al termine della requisitoria, aveva chiesto ai giudici del Tribunale l’assoluzione del ragioniere capo del Comune di Siracusa. Lo stesso funzionario ha un altro procedimento giudiziario in corso, istruito dallo stesso ex pm di Siracusa, per falso ideologico.