ribaltata la sentenza di primo grado

Abusi sessuali su 3 bimbi, assolti la madre, un parente ed un carabiniere

I giudici della Corte di Appello di Catania hanno assolto i 3 imputati finiti sotto processo per delle presunte violenze sessuali commesse nel 2014, a Francofonte, nel Siracusano, ai danni di tre bambini.

Gli imputati: la madre, un carabiniere ed un uomo

Tra gli imputati la madre dei piccoli, accusata di prostituzione minorile, un carabiniere, all’epoca dei fatti in servizio alla stazione di Francofonte, ed un 46enne, padre della convivente del figlio maggiore dell’imputata, entrambi sotto processo per violenza sessuale aggravata su minorenni al di sotto dei 14 anni.

I tre furono condannati nel processo di primo grado: la donna a 24 anni di reclusione, il sottoufficiale dell’Arma a 13 anni, l’altro uomo a 10 anni di carcere. La madre dei bambini rispondeva anche di maltrattamenti in famiglia e per questo ha rimediato una condanna a 3 anni e sei mesi di reclusione.

La vicenda

La vicenda ruota attorno ai tre figli della donna, residente a Franconfonte, nel Siracusano, all’epoca dei fatti di 3, 4 e 7 anni , che, secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa, sarebbero stati abusati dietro un compenso di circa 20 euro.

La denuncia degli assistenti sociali

Una storia venuta fuori nel 2016 dopo che i figli della donna, disoccupata, furono tolti all’imputata per via delle pessime condizioni igieniche e lo stato di malnutrizione in cui versavano

A sollevare gli abusi furono gli operatori della struttura di accoglienza che ospitava due bambine. Le minori avrebbero iniziato a raccontare alcuni fatti risalenti al 2014, che, secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei magistrati della Procura distrettuale, avrebbero fatto emergere gli abusi.

La difesa degli imputati

Gli imputati si sono sempre dichiarati innocenti ed i legali, tra cui l’avvocato Antonella Schepis, difensore del carabiniere,  hanno più volte ribadito che quelle violenze sarebbero riconducibili ad un anziano, anch’esso di Francofonte, arrestato e già condannato. La difesa del militare ha anche portato all’attenzione dei giudici la circostanza che alcuni residenti,  sentiti nel corso delle indagini, negarono di “aver visto il carabiniere”, persona molto nota a Francofonte.

 

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