500 migranti a bordo di un motopeschereccio in difficoltà 9 miglia a est di Portopalo sono stati tratti in salvo. Sono arrivati questa notte al porto commerciale di Augusta 250 d loro, il resto è stato dirottato al porto di Catania.
Gli stranieri, perlopiù originari del Bangladesh, sono arrivati con le motovedette della Guardia costiera ma prima di mettere piede sulla banchina sono stati visitati dai medici. La Prefettura di Siracusa sta coordinando le operazioni di sbarco, seguiranno le attività di identificazione che saranno curate dalla polizia.
Venerdì scorso, sempre ad Augusta, sono approdati altri 30 migranti soccorsi dalla Guardia costiera al largo delle coste di Portopalo di Capo Passero.
Il cosiddetto decreto Cutro nella versione approvata dal Senato e destinata ora al vaglio della Camera, pur mantenendo i permessi di soggiorno per protezione speciale, li limita a poche fattispecie, eliminando inoltre la possibilità di convertirli in permessi di soggiorno per ragioni lavorative, (finora concessa nei casi in cui il beneficiario straniero riusciva a trovare un impiego).
“Oggi la Lega e il centrodestra al Governo hanno aggiunto un altro importante tassello alla lotta contro la criminalità organizzata e l’immigrazione clandestina. Il voto del Senato sul decreto Cutro segna la compattezza della maggioranza nel ritorno alla logica dei decreti Salvini, con la dovuta stretta sul rilascio della protezione speciale e la previsione del nuovo reato anti-scafisti, che prevede pene severe per chi procura le morti in mare” dice Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega e commissario per la Sicilia.
“Dopo la decretazione di stato di emergenza cosa rimane? L’esercito?”. Lo hanno decretato “mandandoci una comunicazione telematica rispetto alla quale avremmo dovuto rispondere sì o no in poche ore, una scorrettezza istituzionale gravissima. Tutto procede alla giornata, non c’è un piano condiviso. Questo governo è imbarazzante sulla gestione dell’emergenza sbarchi”. Lo ha affermato al Tg4 sui migranti il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.