PALERMO (ITALPRESS) – La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne rappresenta un momento di riflessione e mobilitazione collettiva contro una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Per questo motivo è stato organizzato dalla direzione generale del Policlinico di Palermo il convegno “Oltre il silenzio: storie di donne resilienti”. Ogni anno, migliaia di donne nel mondo subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche, spesso perpetrate in contesti familiari o di relazione, e troppo spesso sfociate in tragiche conseguenze. “E’ chiaro che un’azienda come la nostra, un Policlinico Universitario, è impegnata in questo ambito, in quanto noi offriamo un pronto soccorso che è assolutamente completo per accogliere le donne con questi problemi, e che è all’altezza di intercettare anche problemi laddove non vengano denunciati in maniera palese – ha spiegato la direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari -. Abbiamo un’ottima medicina legale che è al servizio non soltanto delle donne che arrivano in questo ospedale, ma che è punto di riferimento anche per le altre aziende del territorio. Noi diamo delle risposte, non solo assistenziali ma che hanno connotazioni sociali e socio-psicologiche perchè sono fondamentali”.
Poi sui numeri delle violenze: “Sono sicuramente alti rispetto anche agli altri anni – ha proseguito Furnari -. Quello che però noi temiamo è che siano soltanto la punta dell’iceberg, perchè ci sono diversi casi che non vengono assolutamente denunciati. Le iniziative che stiamo mettendo in campo fondamentalmente sono quelle di apertura e di attivazione di una unità operativa che si occuperà proprio di psicologia e supporto socioassistenziale. Sarà una unità operativa nuova in cui metteremo dentro non soltanto psicologi ma anche assistenti sociali e personale di supporto. Gli psicologi dovranno essere in tutti i reparti, oltre che al pronto soccorso ovviamente. Riteniamo ci sia veramente bisogno di un supporto che sia oltre quello assistenziale medico”.
Nonostante l’impegno delle istituzioni, delle organizzazioni internazionali e della società civile, questa piaga sociale continua a manifestarsi in diverse forme: “L’iniziativa del Policlinico – ha sottolineato l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – è importantissima perchè vuole mettere a confronto, partendo da oggi, realtà che non sono solamente sanitarie, intese come cura della persona nei suoi problemi fisici, ma cura di persone nei loro disagi socio mentali, chiamiamoli così, se si può utilizzare questo termine. Il fenomeno a cui noi stiamo dando molta attenzione è quello dei femminicidi, però certamente dietro è il frutto di un disagio che coinvolge tanta popolazione, in particolare oggi ci accorgiamo è quella giovanile, nel senso che l’età media di coloro i quali commettono reati così gravi come la violenza sulle donne, ma non soltanto sulle donne, è sempre più bassa. E allora noi di questo ci dobbiamo preoccupare, perchè il nostro agire deve essere verso la ricerca del benessere delle persone. La persona sta bene quando sta bene nonsolo fisicamente ma anche e psicologicamente”. Un momento particolarmente significativo del convegno è stata la testimonianza di alcuni casi di donne vittime di violenza e le esperienze delle Associazioni. “L’iniziativa è certamente significativa e si inquadra nell’ambito di tante iniziative che verranno fatte in questa giornata internazionale contro la violenza delle donne – ha affermato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri -. Certamente va sottolineato che non bastano iniziative spot o isolate e ricordarsi di questo fenomeno soltanto un giorno all’anno. Deve essere impegno delle istituzioni far passare questo messaggio che deve diventare una sorta di motore culturale. Noi come ateneo l’abbiamo fatto addirittura creando un pro-rettorato per l’inclusione e per la parità di genere che cura e analizza qualunque fenomeno che possa creare disparità di genere o violenza sulle donne. Abbiamo messo l’avvocato donna che cura qualunque atteggiamento aggressivo nei confronti di studenti, di personale donna, amministrativo o docente. Dobbiamo creare tutta una serie di elementi che facciano di questo tema un tema culturale: questo bisogna insegnarlo, bisogna dire ai ragazzi, bisogna creare una mentalità e non immaginare soltanto l’aspetto celebrativo che non è certamente quello che è utile per la risoluzione di questo tema”.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il direttore sanitario del Policlinico, Alberto Firenze e il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, il Dirigente generale DPS Assessorato regionale Salute, Salvatore Iacolino e l’assessore regionale Territorio e Ambiente, Giusy Savarino.
– foto xd6/Italpress –
(ITALPRESS).
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