La kermesse guidata anche quest’anno da Amadeus sembra basarsi sul principio di portare al grande pubblico realtà musicali consolidate ma meno note. Grazie a quest’idea i Coma_Cose, composti da Fausto e California, scelgono Sanremo per dipingere perfettamente il quadro di una relazione che ha come punto cardine l’ironia nel tentativo, probabilmente molto riuscito, di scacciare via la noia.
Il duo in recenti interviste ha spiegato come “Fiamme negli occhi” sia un po’ il quadro della loro storia.
Un lungo viaggio fatto di momenti sia belli che brutti che nonostante tutto li ha portanti finalmente ad esibirsi sull’ambito palco del Teatro Ariston.
Prima partecipazione al Festival di Sanremo per i Coma_Cosa che, finora, mai avevano gareggiato nel contesto della kermesse.
si dichiara amore reciproco, ma a modo suo: «Quando ti sto vicino sento che a volte perdo il baricentro» è la frase che pronunciano entrambi, e i sentimenti spesso non sono lirici passando da immagini quotidiane come il tostapane, la grattugia per il formaggio, il basilico al sole sui balconi italiani che brucia come uno sguardo amoroso. I suoni sono contemporanei, il ritmo incalzante.
Per la loro prima partecipazione alla kermesse ligure i Coma_Cose puntano su un brano scritto completamente, sia per il testo che per la musica, da loro stessi con l’apporto compositivo di Fabio Dalè e Carlo Frigerio.
Se Fiamme negli occhi è una fotografia, un istante fissato su carta, Nostralgia sarà la prima occasione per guardarsi indietro con un linguaggio ed un suono futuristico. Il brano sanremese racconterà il desiderio di prendersi cura della propria fiamma e passione, l’album tutto ciò che si è scaldato accanto a questo fuoco per qualche istante.
Confondersi con il fuoco che pervade l’essere umano fin dall’infanzia, che è mappa genetica di personalità, carattere e inquietudine.
Per la serata dei duetti i Coma_Cose li vedremo insieme a Alberto Radius e Mamakass e si cimenteranno ne “Il mio canto libero” (Battisti)