Intervistato oggi dal Corriere della Sera, Alessandro Vespignani, fisico informatico alla Northeastern University e tra i massimi esperti di epidemiologia computazionale, afferma “Impossibile il ritorno alla normalità a giugno o luglio. La curva dell’Italia è in frenata e sta cominciando la discesa ma bisogna avere ancora pazienza”.
A chi afferma che l’Italia in questi giorni ha raggiunto il picco di contagi ma la curva non accenna a voler scendere, Vespignani risponde di non fare calcoli giornalieri, ma di seguire una base settimanale. La situazione dipende,però, dai nostri comportamenti perché, come sottolinea il fisico, “non è ancora il momento di rilassarsi”. Gli italiani non dovrebbero illudersi di tornare alla completa normalità a giugno o a luglio.
A questo punto Vespignani fa l’esempio della Corea del Sud, spiegando che l’Italia dovrà essere in grado di mantenere le cautele necessarie di distanza sociale, di tracciare i casi positivi e di effettuare test per isolare le possibili persone infettate, anche coi tamponi porta a porta. E, in futuro, cambierà anche il nostro modo di viaggiare perché, come spiega il fisico, “prima di entrare in un altro Stato saremo costretti a fare la quarantena, a fornire determinate garanzie sanitarie e così via”.