In Italia per i vip ci sono pronti tamponi, ma non per chi è in prima linea ad affrontare il virus e la gente “comune“. Questa l’accusa lanciata da volontari, giornalisti e soprattutto medici tra cui si annoverano più di 4800 contagiati e una ventina di morti. Nel frattempo ogni giorno il personaggio famoso di turno con familiari annessi, anche se asintomatici, vengono sottoposti al tampone. D’altra parte per gli italiani con lievi sintomi non ce ne sono. In caso di problemi respiratori bisogna stare in casa e chiamare il 1500, ma questo non garantisce l’accesso al test per individuare il virus.
Basta pensare che non è così neanche per gli operatori sanitari e i volontari delle ambulanze, però si continua ad effettuare tamponi su personaggi dello spettacolo e sportivi. Nicola Mumoli dell’Unità operativa di Medicina presso Magenta ha affermato che nonostante una sua collaboratrice sia stata a contatto con diversi pazienti malati gli è stato continuamente negato il test anche dopo aver iniziato a manifestare i sintomi tipici del nuovo coronavirus.
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