In un confronto tra paesi nordici vicini a noi, la Svezia ha raggiunto 2.941 morti a causa del Covid-19 su 23.918 casi, ma se lo si rapporto alla popolazione e si confrontano con i dati di Finlandia, Norvegia e Danimarca si può notare come in Svezia i morti siano moltissimi. Anche il numero di casi è il più alto per popolazione rispetto agli altri paesi e non è dovuto al numero di tamponi fatti, anche perché la Svezia fa meno test di tutti.
Di recente, l’epidemiologo a capo dell’Agenzia di sanità pubblica svedese, Anders Tegnell, ha dichiarato che l’elevato bilancio delle vittime del paese è stato davvero una sorpresa. Lo stupore deriva dai molti decessi nelle case di cura, dove le visite dei parenti erano state vietate, confessando che “È molto difficile tenere la malattia lontano da lì. Anche se stiamo facendo del nostro meglio, ovviamente non è abbastanza. Pensavamo che le nostre case per anziani sarebbero riuscite ad evitare i contagi”.
Le cattive notizie non finiscono qui. Molte persone hanno deciso di rimanere a casa comunque, la mobilità è solo leggermente superiore rispetto ad altri paesi scandinavi, meno 18% contro il 28%. Anche i mercati non vanno così bene, l’indice azionario principale svedese è messo peggio (a fine aprile -19%) di quelli di Norvegia e Danimarca (-9% e -6%) e più vicino a quello finlandese (-24%). Una strategia, quella della Svezia, che per ora non ha premiato né la salute né le imprese.
La strategia di mitigazione dolce finora seguita, basata più sulla persuasione che sui divieti, ha portato a tenere locali, scuole e uffici aperti. Con solo raccomandazioni di non fare visite ai genitori anziani e divieto a raduni e ingressi nelle case di cura. Nel confronto con gli altri Paesi scandinavi, dove è stato chiuso tutto e subito, mette in evidenza come questa scelta abbia influito negativamente sulla diffusione del virus.
Jan Albert, professore presso il Dipartimento di Microbiologia tumore e biologia cellulare presso il Karolinska Institutet, ha dichiarato alla CNN: “È chiaro che la Svezia ha avuto più morti rispetto a molti altri paesi europei, ma i blocchi più rigidi servono solo ad appiattire la curva e appiattire la curva non significa che i casi scompaiano, sono solo spostati nel tempo. E fintanto che il sistema sanitario sarà in grado di far fronte e dare una buona assistenza a coloro che necessitano di cure, non è detto che avere molti casi in un secondo momento sia meglio”.
In Svezia si pensa di aver passato il picco ma non è stato ancora dimostrato e, quanto all’immunità di gregge, stimata al raggiungimento di circa il 60% della popolazione totale infettata, i valori sono lontanissimi anche negli epicentri peggiori e quindi anche in Svezia per ora.
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