La riunione dell’Eurogruppo è iniziata nel primo pomeriggio, in videoconferenza, e dopo una lunga nottata ancora non si è presa una decisione sul da farsi di fronte alla crisi economica dell’UE. La pandemia lascia i ministri dell’Economia della zona euro a discutere per ore, vedendo nord (Germania, Olanda, Austria, Finlandia) e sud (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda) completamente in disaccordo. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha quindi deciso di sospendere la riunione che riprenderà giovedì.
Il ministro italiano, Roberto Gualtieri, ha tentato di portare avanti fino alla fine la richiesta di Roma: se si devono usare i fondi del Meccanismo europeo di stabilità, sia senza alcuna condizione. Questa proposta, però, si trova ad essere ostacolata da Germania e Olanda, i più contrari agli eurobond fin dall’inizio. Oltre al Mes senza condizioni, Roma insiste anche sulla proposta avanzata con la Francia di un fondo europeo di rinascita creato con emissioni di debito comune.
Nonostante le due fazioni, i ministri dell’Eurogruppo hanno deciso di continuare la videoconferenza per non rinviare la decisione ai capi di Stato e di governo che si riuniranno dopo Pasqua. L’unica conclusione possibile, sembra essere un pacchetto che comprenda: Mes (non stando alle condizione chieste da Roma) in grado di dare crediti per 2% del pil (per l’Italia 39 miliardi); Bei, l’intervento della Banca europea per gli investimenti; Sure, il piano per la disoccupazione; il fondo europeo di rinascita. Mentre i paesi del sud sono indisposti ad accettare un pacchetto che escluda l’ultimo punto, in alternativa agli Eurobond, i Paesi nordici non vogliono cedere a qualsiasi ipotesi di condivisione del debito.
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