“Quarantena” è una parola che in questi giorni è usata fin troppo. Ma qual è l’origine di questo termine? Quarantena deriva dalla parola veneziana “quarantina” che veniva usata per indicare il periodo di isolamento a cui venivano sottoposti gli equipaggi delle navi che provenivano dalle zone colpite dalla peste nera. Il termine, successivamente, è stato adottato anche in occasione di altre pestilenze.
All’epoca della peste nera, si riteneva che un periodo di isolamento di quaranta giorni fosse sicuro per garantire che l’ammalato non fosse più contagioso. Il numero era legato a tradizioni popolari e religiose, i 40 giorni di Mosè sul Sinai per ricevere le tavole della legge, i 40 giorni di digiuno nel deserto di Gesù o i 40 giorni della Quaresima, ma come è noto oggi, la peste era trasmessa dalle pulci che non morivano affatto dopo questo periodo di isolamento.
Oggi con il termine quarantena si indica il periodo di incubazione di diverse patologie che può variare in durata a seconda dei casi. Per l’attuale Covid-19, ad esempio, la quarantena è stata fissata in 14 giorni. Un’epidemia viene dichiarata conclusa quando sono trascorsi 2 cicli di quarantena senza che vengano registrati nuovi contagi, nel caso del Covid-19 quindi 2 settimane + 2 settimane.
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