I carabinieri di Acate hanno arrestato un uomo di 62 anni, C.D., di nazionalità straniera, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Ragusa, per violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne.
L’abuso in casa della vittima
Il provvedimento giudiziario è stato eseguito al termine di una complessa attività di indagine condotta dai militari e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, Silvia Giarrizzo, per fatti che risalgono al giugno 2022 e traggono origine dalla denuncia di un genitore per una violenza sessuale subita dalla figlia minorenne ad opera di un uomo convivente nella medesima abitazione familiare.
Palpeggiata e stuprata
In particolare, la minorenne, in una occasione, in cui si sarebbe trovata sola in casa con l’indagato e stando alle indagini sarebbe stata da questi più volte palpeggiata e costretta a subire atti sessuali. Approfittando di una distrazione dell’uomo la minorenne sarebbe riuscita a sottrarsi dalle violenze e scappare dall’abitazione per chiamare in aiuto il padre.
La denuncia del padre
I militari della Stazione di Acate, dopo la denuncia del padre della ragazza, avviarono le indagini, procedendo anche all’ acquisizione di informazioni da parte della vittima. Le investigazioni, corroborate anche da acquisizioni di dati tecnici, hanno permesso di acquisire gravi indizi che hanno reso solido il racconto della vittima e contestualmente definito la presunta responsabilità dell’aggressore.
Violentatore ai domiciliari
Rintracciato l’uomo, i carabinieri lo hanno accompagnato nell’abitazione in cui vive, ai domiciliari, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nelle prossime ore davanti al gip di Ragusa.
Un caso nel Palermitano
Avrebbe tentato, nello scorso mese di ottobre, di violentare una donna sulla spiaggia di Altavilla Milicia nella zona dell’Ombelico di Venere, in provincia di Palermo. Con questa accusa i carabinieri della stazione di Altavilla Milicia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di un 33enne di Belmonte Mezzagno.
Le accuse
L’uomo è accusato di violenza sessuale aggravata, rapina, danneggiamento, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere. Tutti capi di reato che lasciano immaginare anche la presenza di oggetti utili a minacciare la vittima.
Commenta con Facebook