arrestato dalla polizia di ragusa

“Violentò la figlioletta della compagna”, condannato e condotto in carcere

  • Abusi su una minore
  • E’ la figlia della compagna
  • Condotto in carcere

Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa hanno arrestato e condotto in carcere un uomo di 38 anni, L.V., condannato in via definitiva per violenza sessuale su una minore, la figlia della sua compagna. I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato la sentenza espressa dalla Corte di Appello di Catania.

L’indagine

Secondo quanto riferito dalla polizia di Ragusa, il 38enne era stato tratto in arresto nel 2016, a seguito delle indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile che avevano raccolto alcun indizi a carico dell’uomo, capace, per diversi anni, di abusare sessualmente la figlia della donna con cui conviveva.  A denunciarlo fu la stessa madre della piccola, che non appena accortasi dei comportamenti strani dell’uomo, decise di raccontare tutto alla polizia. Gli inquirenti, coordinati da magistrati della Procura di Ragusa, riuscirono a chiudere il cerchio attorno all’imputato.

Il caso di Piazza Armerina

Il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana è stato sentito in Procura a Enna come persona informata sull’inchiesta aperte dopo la denuncia di un giovane uomo su abusi subiti da un prete quando era minorenne.

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Il colloquio con il procuratore Massimo Palmeri per chiarire alcuni aspetti della vicenda sarebbe durato circa tre ore. Il vescovo Gisana aveva già manifestato la sua disponibilità a rendere spontanee dichiarazioni. Tra i temi toccati ci sarebbero i risultati dell’indagine del tribunale ecclesiastico di Palermo a carico del sacerdote accusato, che però non si sarebbe presentato in aula rendendo soltanto una testimonianza informale.

La vittima, nel 2014, aveva raccontato ad un parroco di Enna degli abusi, che, secondo la sua ricostruzione, erano cominciati quando il sacerdote era ancora in seminario e si erano protratti per oltre 5 anni, dal 2008 al 2013, fino al raggiungimento della maggiore età della vittima, anche nella canonica della chiesa. Nel 2018, dopo un percorso avviato con uno psicoterapeuta, il giovane ha formalizzato una denuncia alla diocesi di Piazza Armerina.

 

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