Va agli arresti domiciliari Rosario Greco, il vittoriese condannato per omicidio stradale per l’uccisione dei due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, morti l’11 luglio del 2019.
Greco ha lasciato il carcere già da tre giorni e si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Vittoria.
Alessandro D’Antonio, padre del piccolo Alessio, non nasconde le sue remore: “Siamo arrabbiati e delusi, questa è una giustizia ingiusta – dice –. Non riusciamo a capire quale motivazione possa aver trovato il giudice per concedere i domiciliari”.
E prosegue: “Non ha visto il filmato dell’investimento, non ha seguito il caso, non sa che sono morti due bambini? O ci sono altre ragioni? Non sono trascorsi nemmeno tre anni e già il responsabile va ai domiciliari”.
La famiglia D’Antonio, nei giorni scorsi, ha ricordato il compleanno dei bambini: Alessio era nato il 29 maggio, Simone appena quattro giorni dopo, il 3 giugno.
A marzo la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello che ha condannato Greco a 9 anni. A suo carico dovrà dunque essere celebrato un nuovo processo di secondo grado.
“Avrebbero compiuto 14 anni, l’età dei progetti – prosegue – avremmo dovuto festeggiare, pensare al patentino, al motorino. E invece abbiamo celebrato la messa di suffragio. E mentre noi scontiamo il nostro ‘ergastolo a vita’ chi li ha uccisi lascia il carcere. Questo non posso accettarlo. È questo lo Stato ? È questa la giustizia ? Siamo molto arrabbiati. Qualche mese fa hanno annullato il processo in Cassazione, che ora dovrà essere rifatto. Ora la notizia della scarcerazione. Lo Stato ci ha deluso per la terza volta”.
“Una vergogna, una schifezza. giustizia per Alessio e Simone, la vita di due bimbi vale. Mi auguro vivamente che il Presidente Mattarella intervenga!”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini, commentando la notizia degli arresti domiciliari concessi a Rosario Greco, condannato per omicidio stradale per l’uccisione a Vittoria dei due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, morti l’11 luglio 2019.
“L’annullamento della sentenza in Cassazione è dovuto ad un difetto di motivazione nel rigetto della perizia psichiatrica per Rosario Greco. Una motivazione tecnica, che non ci preoccupa. Ci prepariamo con serenità al nuovo processo, la cui data deve essere ancora fissata”. Lo dice l’avvocato Daniele Scrofani, che rappresenta le famiglie dei due bambini travolti e uccisi da un suv guidato da Rosario Greco.
“Non conosciamo ancora le motivazioni della decisione di disporre i domiciliari. Il rapporto tra l’imputato e il giudice viene seguito dall’avvocato difensore, non coinvolge l’avvocato di parte civile. Ma attendiamo serenamente l’avvio del nuovo processo. I genitori, ovviamente, sono amareggiati. Ciò che stanno vivendo, dopo la morte dei bambini e con la vicenda processuale, è dolorosissimo”, prosegue.
“Non rilascio alcuna dichiarazione. C’è però troppo clamore mediatico”, replica invece l’avvocato Nunzio Citrella, difensore di Rosario Greco.