“E’bene mettere un punto fermo in un mare di chiacchiere: in Sicilia le compagnie minerarie pagano le royalties più basse in assoluto fra tutti i Paesi: il 7% contro il 50% di quelli arabi”. Così il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, bolla come prive di fondamento ed ingannevoli le ragioni che da più parti si avanzano per sostenere che con le ricerche petrolifere, in mare come sulla terra ferma, si creano ricchezza e sviluppo. Per Zanna “ormai è più che evidente che il ministero dello Sviluppo Economico e la Regione siciliana fanno gli interessi dei petrolieri. Né Stato né governo Crocetta difendono settori economici veramente strategici per la nostra regione, come il turismo e la pesca”.
“Le dichiarazioni di oggi del Sindaco di Pozzallo – continua Zanna – ci lasciamo quantomeno sbigottiti e vorremmo sapere, a fronte dei potenziali danni delle trivellazioni, a quali royalties ed a quali benefici irrinunciabili per la sua comunità si riferisce. Sarebbe poi opportuno rendere pubblico il calcolo previsionale dei danni che subirebbe il Comune di Pozzallo in caso di incidente e di conseguente sversamento, come pure l’analisi dei costi/benefici. E’ il buon senso, ancor prima della legge, ad imporre che si facciano attentamente queste valutazioni prima di accettare delle miserevoli royalties”.
“Intanto soltanto con il referendum sapremo quale è realmente il pensiero dei cittadini, anche dei cittadini di Pozzallo, e siamo certi che i “No” saranno la maggioranza. Il futuro è nelle energie pulite! Se ne faccia una ragione chi, come il sindaco di Pozzallo, si ostina a stare dalla parte sbagliata della storia”, conclude il presidente di Legambiente Sicilia.
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