- Processo per tratta di essere umani al Tribunale di Siracusa
- La Procura di Ragusa ha chiesto 48 anni per 3 imputati
- Reclutavano stranieri disperati per farli lavorare nelle campagne del Ragusano
- Nella prossime udienza parleranno le parti civili e gli avvocati della difesa
La Procura di Ragusa ha chiesto nel complesso 48 anni di carcere nei confronti di 3 imputati accusati di tratta di essere umani. Il processo, scaturito dall’inchiesta Boschetari, condotta dai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania e dagli agenti della Squadra mobile di Catania, si sta celebrando, come riporta l’AGI con il rito ordinario nell’aula della Corte di Assise di Siracusa.
Il gruppo criminale
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un gruppo criminale reclutava e trasferiva in Italia persone in stato di estrema povertà: persone nutrite di scarti dei supermercati, cibo spesso pieno di muffa e vermi, obbligate a subire violenze fisiche, sessuali e psicologiche, private della libertà con la sottrazione dei documenti, costrette a lavorare nei campi del Ragusano senza retribuzione.
Le richieste del pm
Al termine della requisitoria, il pubblico ministero di Ragusa ha chiesto la condanna a 18 anni di reclusione per Doru Mirea, 41enne; 16 anni per Marian Oprea e 14 anni Marian Munteanu. Nella stessa inchiesta, con rito abbreviato davanti al gup, erano stati condannati in primo grado e con sentenza riformate in Appello altri tre imputati: Lucian Milea 41enne (da 20 anni in primo grado a 18 anni e 8 mesi in Appello); Alice Oprea, trentaduenne (da 10 anni a 7 anni e 10 mesi); Monica Iordan, trentaduenne (da 17 anni e 8 mesi a 13 anni e 10 mesi). Le due donne avevano reso confessione in Appello. Nella prossima udienza, fissata al 23 di aprile, spazio alle parti civili ed i difensori degli imputati.
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