Vincenzo Spadaro, giovane modicano di 18 anni, aveva appena finito gli esami di maturità e per lui sarebbe dovuta iniziare un’estate di gioia. Ma così non è stato. La vita del ragazzo, figlio unico di una stimata famiglia, si è interrotta ieri mattina tra le 8 e le 8,30 sulla strada comunale Busita Carranzonza che collega Modica a Pozzallo.
Vincenzo viaggiava a bordo della sua moto, una Cagiva Raptor 125 e stava andando a raggiungere i suoi compagni del liceo scientifico Galileo Galilei di Modica. Per cause ancora da accertare, i carabinieri di Modica stanno infatti indagando, il 18enne avrebbe urtato contro la parte posteriore di un furgone che, proveniente dal senso opposto di marcia, aveva appena effettuato una svolta per entrare in un fondo agricolo.
A soccorrere subito il ragazzo, gli abitanti della zona che hanno chiamato il 118, ma per Vincenzo non c’è stato nulla da fare.
Adesso si dovranno capire le responsabilità del tragico impatto. Vincenzo indossava il casco protettivo, che nell’urto è volato sull’asfalto, e secondo quanto sostenuto da parenti e amici, era solito guidare la sua moto con grande cautela.
Ad accertare il decesso, avvenuto sul colpo, è stato il medico dell’ambulanza medicalizzata. Il conducente del furgone, nell’incidente, sarebbe rimasto illeso ma in stato di shock.
Con quello di ieri salgono a quattro, nel 2016, le vittime della strada nel Modicano. Prima di Vincenzo Spadaro hanno perso la vita Eleonora Giurdanella, 16 anni, vittima di un incidente mortale in contrada Crucià, la docente Rosaria Bravo, 58 anni, morta in un incidente a Modica in via Silla, e Giorgio Ereddia, 25 anni, che a bordo della sua moto in via Nazionale è finito contro un muro.
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