Ancora un morto sulle strade siciliane: è il terzo in meno di 48 ore. Questa volta si tratta di un ragusano coinvolto nell’incidente si giovedì sera sulla Ragusa-Catania, all’altezza di Vizzini.
La vittima era al volante di una Citroen C3 entrata in collisione con un’Opel Meriva. Entrambe le auto sono andate distrutte. Ferite altre 3 persone trasportate in ambulanza all’ospedale di Caltagirone. Il ragusano deceduto lavorava come docente di fisica alla Sorbona di Parigi.
Poche ore prima, sempre nel Ragusano si era verificata la morte di un quindicenne, caduto con il suo scooter stasera intorno alle 19 mentre percorreva una strada a Comiso dove viveva.
Non sono chiare le cause per cui il giovane ha perso il controllo del suo ciclomotore, spetterà alle forze dell’ordine accertare se vi sono altri veicoli o scooter coinvolti. L’impatto a terra è stato devastante, forse è stata immediatamente colpita una parte vitale, le cui lesioni sarebbero state incompatibili con la vita.
I soccorsi, arrivati poco dopo, si sono rivelati inutili e non c’è stato altro che constatare il decesso. Gli inquirenti, come da prassi, hanno sequestrato il ciclomotore, contestualmente saranno passate al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza della zona, allo scopo di verificare perché il ragazzino è finito sull’asfalto.
Poche ore prima questa altra tragedia, si era verificato un incidente stradale sulla Modica-Pozzallo, in cui a perdere la vita è stato Daniele Caschetto, 44 anni, conducente di un Tir coinvolto in uno scontro con un altro camion ed un altro mezzo. Secondo le prime informazioni, sarebbero gravi le condizioni dell’altro camionista e della persona alla guida della macchina.
La Procura di Ragusa ha aperto una inchiesta per omicidio stradale mentre i mezzi sono stati posti sotto sequestro per consentire agli inquirenti di determinare le cause e le responsabilità in questa drammatica carambola. Si è compreso subito che le condizione del conducente di uno dei due camion erano disperate. Il ferito è stato trasportato in elisoccorso in uno degli ospedali di Catania, maggiormente attrezzato per persone che rimangono vittime di incidenti.
Il suo cuore ha poi cessato di battere, a nulla sono serviti i tentativi dei medici di strapparlo alla morte. I magistrati della Procura dovranno decidere se procedere con l’autopsia sulla salma, qualora vi fossero altri dubbi, o se, invece, restituire il cadavere alla famiglia per la celebrazione del rito funebre.