Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa ha emesso delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti di sette persone, di nazionalità italiana ed albanese, accusati di traffico di droga.
Le prime misure emesse a gennaio
I provvedimenti sono stati eseguiti dalla polizia in varie città, tra cui Ragusa, Catania, Palermo, Caltagirone Gela e Teramo. Nei loro confronti, nel gennaio scorso, era stata la Procura di Ragusa a firmare i fermi per gli stessi indagati nell’ambito di un’indagine capace di alzare il velo sull’attività illecita.
Gli affari tra la Sicilia e l’Albania
L’inchiesta, grazie alla videosorveglianza ed all’attività sul campo della squadra mobile di Ragusa, ha consentito di documentare l’operatività di distinti gruppi criminali, operanti principalmente nel Ragusano, tra Ragusa, Vittoria, S. Croce Camerina, Scicli e Pozzallo,, capaci di movimentare, in un periodo di tempo compreso tra dicembre 2018 e febbraio 2020, ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, con approvvigionamenti di droga pesante e leggera che giungevano da Roma, Palermo, Catania oltre che dal territorio albanese.
Arresti e sequestri
L’azione investigativa ha permesso, in quest’arco temporale, di arrestare corrieri della droga e spacciatori al minuto con il conseguente sequestro di complessivi kg. 2,6 di cocaina, in alcuni casi risultata di purezza pari all’80%, 77 kg. di “marijuana” e 50 kg. di hashish.
I negoziati al telefono
Lo stupefacente sequestrato, oltre ai quantitativi negoziati mediante accordi telefonici, avrebbe fruttato considerevoli profitti, stimati per circa 1 milione di euro, soprattutto per quanto concerne lo stupefacente del tipo cocaina che, una volta tagliato, avrebbe raggiunto quantitativi maggiori.
L’altro arresto
Alcuni giorni fa, la Squadra Mobile di Ragusa, in collaborazione con gli agenti della Questura di Teramo, hanno eseguito una ulteriore altra ordinanza nei confronti di uno degli indagati che avendo nel frattempo trasferito il proprio domicilio nella Marche, sarebbe riuscito inizialmente a sottrarsi all’esecuzione del fermo emesso nei suoi confronti.
Commenta con Facebook