Il Vittoria torna dalla trasferta di Mascalucia con la quinta vittoria consecutiva in campionato, dunque a punteggio pieno, ma con un brutto episodio di violenza inaudita nei confronti di un tifoso biancorosso, giunto nel centro etneo per assistere alla partita della sua squadra del cuore, accompagnato dalla sua famiglia, moglie e figlio.
L’aggressione
L’episodio, secondo quanto ricostruito dai testimoni oculari che hanno assistito alla vile aggressione, si è consumato dopo la partita, Mascalucia-Vittoria, nei minuti in cui gli spettatori, che avevano assistito alla partita del campionato di Promozione, stavano abbandonando l’impianto sportivo.
Anche la famiglia di Vittoria che aveva assistito alla partita, mentre si stava recando verso la propria automobile per fare rientro a casa, si è vista circondata all’improvviso da una ventina di facinorosi incappucciati ed armati di bastone (non riconducibili alla tifoseria locale) che hanno aggredito il capofamiglia con calci, pugni e bastonate, rapinandolo degli effetti personali (cellulare, soldi e documenti ed altri oggetti riposti all’interno della borsa della moglie).
Si tratta di un brutto episodio che non si concilia con i veri valori dello sport e che rilancia ulteriori interrogativi sulla gestione dell’ordine pubblico negli stadi, anche (e soprattutto) nelle categorie dilettantistiche. Saputa immediatamente la notizia, il Presidente della Società biancorossa, Toti Miccoli, che ha assistito alla gara di Mascalucia, ha subito manifestato la propria solidarietà a nome di tutti i tesserati del FC Vittoria Calcio ASD.
Le parole del presidente Miccoli
“E’ triste – commenta il Presidente Toti Miccoli – ed inconcepibile come, ad oggi, dopo una serie di campagne di sensibilizzazione rivolte alle tifoserie di calcio, si possa ancora assistere a scene di violenza inaudita, come quella accaduta nel dopo-partita contro il Mascalucia. Abbiamo tanto lavorato come società a trasmettere alla nostra città i valori dello sport facendo avvicinare famiglie e bambini allo stadio ed invece dobbiamo ancora assistere e giustificarci per episodi di violenza che vedono vittime persone indifese. Non capisco perché nel nostro stadio, il ‘Gianni Cosimo’, in occasione delle partite casalinghe del Vittoria, la struttura sia presidiata da decine di agenti delle forze dell’ordine per garantire, giustamente, la sicurezza agli spettatori. Mentre quando ci troviamo a disputare partite in trasferta, quasi sempre non c’è neanche un rappresentante delle forze dell’ordine.
Voglio precisare che noi, come società, siamo dalla parte della legalità e delle forze dell’ordine che ci garantiscono un regolare svolgimento delle partite. Vorremmo che anche nelle trasferte ci fosse lo stesso trattamento. E’ un problema che si protrae da decenni, ma poco o nulla è stato fatto. Spero che nell’immediatezza dei tempi, le forze dell’ordine di Mascalucia riescano ad individuare gli autori della vile aggressione nei confronti della famiglia di Vittoria, che ha avuto solo la colpa di volere assistere ad una partita di calcio della propria città. Come società, oltre a manifestare la nostra vicinanza, faremo sentire la nostra voce anche alle autorità competenti, alla FIGC e alla LEGA Regionale Calcio affinchè certi episodi vengano repressi con le giuste conseguenze per gli autori delle aggressioni violente”.
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