Un giovane di 28 anni, di Ispica (Ragusa), è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale nei confronti di una giovane cugina. L’indagato avrebbe tentato, nella zona dell’area portuale di Pozzallo, di caricare la ragazza in auto per condurla in un luogo appartato. La reazione della vittima ha attirato l’attenzione di una coppia che transitava in auto.

La tentata violenza

I due si sono fermati e hanno bloccato l’aggressore consentendo alla ragazza di fuggire. La giovane è stata poi accompagnata in caserma, dove ha denunciato l’accaduto, e in ospedale per i controlli medici: la prognosi è di 10 giorni per le ferite, i graffi e le escoriazioni riportate. I carabinieri hanno trasmesso gli atti alla procura e il magistrato ha emesso l’ordine di custodia cautelare. Il giovane per ora è ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale.

Il fermo a Partinico

I carabinieri della compagnia di Partinico hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 27enne, accusato di violenza sessuale.

Lo scorso 15 agosto, sul lungomare di Balestrate la vittima, una 19enne, sarebbe stata abusata dall’indagato, suo conoscente, con il quale, insieme ad altri amici aveva deciso di trascorrere la serata di ferragosto in spiaggia. Le indagini sono partite dal racconto della vittima. Il giovane avrebbe abusato della 19enne, dopo averla convinta, con una scusa, ad allontanarsi dal gruppo e, una volta soli, nonostante il rifiuto della ragazza, l’avrebbe aggredita procurandole delle lesioni.

La ricostruzione della vittima e le testimonianze dei presenti, hanno consentito ai carabinieri di identificare il 27enne. Il gip di Palermo ha disposto la misura cautelare in carcere.

Aggredisce e insegue una ragazza fino a casa, arrestato

Nella mattinata di sabato scorso, i carabinieri della stazione di Gioiosa Marea hanno arrestato – in flagranza di reato – un 33enne con precedenti di polizia, responsabile dei reati di violenza sessuale e violazione di domicilio.

Quel giorno, poco prima delle 3, nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, su richiesta pervenuta al 112 numero unico d’emergenza, una pattuglia della stazione carabinieri è intervenuta dove, poco prima, una ragazza del luogo aveva subito un’aggressione sulla pubblica via, mentre era intenta a rientrare presso la propria abitazione, ad opera di un uomo che, in una fase immediatamente successiva, la aveva seguita anche nell’attigua area condominiale dove la vittima si era rifugiata, con il chiaro intento di proseguire quanto iniziato.

Le indagini prontamente avviate hanno consentito ai carabinieri di ricostruire l’intera dinamica dell’evento e la condotta tenuta dall’uomo. In particolare, attraverso la raccolta di convergenti dichiarazioni rese dalle parti offese è stato possibile apprendere che la vittima del reato, mentre era intenta a rientrare presso la propria abitazione a bordo del proprio ciclomotore e, per tale scopo, in attesa che il cancello condominiale si aprisse, era stata avvicinata da uno sconosciuto che, dopo averla molestata verbalmente, si era avvinghiato su di lei, ansimando e aggredendola a scopo sessuale.

La vittima è riuscita a divincolarsi

La persona offesa dal reato, avendo aperto il cancello, è riuscita a divincolarsi e ad entrare nel condominio, andando a parcheggiare il proprio ciclomotore.

Subito dopo, all’atto di raggiungere le scale e quindi la propria abitazione, notava suo padre che stava rientrando anche lui a bordo della propria autovettura, a cui indicava l’uomo che poco prima l’aveva aggredita che, approfittando del cancello aperto, all’evidente scopo di proseguire l’aggressione sessuale precedentemente iniziata, si era introdotto nel condominio, nascondendosi nel buio.

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