“Davvero una grande emozione per questo nostro debutto a Ragusa, con una elettrizzante pioggia d’applausi che sembrava non dover finire più”.
Al termine della “prima” dell’Inferno di Dante di ieri nelle Latomie di Cave Gonfalone a Ragusa, il regista Giovanni Anfuso, che è anche autore della drammaturgia, era esausto ma, nonostante la sua cura maniacale dei particolari, molto soddisfatto: “gli attori, gli artisti del fuoco, i danzatori, ma anche i tecnici – ha detto – hanno dimostrato un’altissima concentrazione dando vita a uno spettacolo sul filo della perfezione”.
Il regista ha raccontato di essere rimasto in mezzo al pubblico, notando con commozione come in tanti, e di qualunque età, “ripetessero a memoria, sillabandoli con le labbra mentre gli attori recitavano, i versi immortali di Padre Dante”.
Emozionatissimi, ma anche molto concentrati, anche gli attori: Liliana Randi (Narratrice), Davide Sbrogiò (Conte Ugolino), Angelo D’Agosta (Dante), Ivan Giambirtone (Virgilio), Giovanna Mangiù (Francesca da Rimini e Messo dal Cielo), Luciano Fioretto (Ulisse) e Corrado Drago (Turista e Caronte). E con loro gli artisti del fuoco guidati da Turi Scandura, ossia Sara Iuculano e Carla Gangemi, e i danzatori: Diletta Capodicasa, Giulia Digrandi, Adriana Ferrera, Arianna Ferrera, Michael Giannì, Diego La Rosa, Sarah Licitra, Lorena Nastasi, Mariaelena Pellegrino, Chiara Pistritto, Alessandra Puntillo.
Tutti hanno raccolto calorosi consensi da parte degli spettatori al termine della rappresentazione. Particolarmente emozionanti sono stati gli applausi a scena aperta, che hanno ancor più motivato gli interpreti.
Apprezzamenti anche per i costumi, che sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Di Stefano e gli interventi video curati da Mel Pappalardo.
“Il pubblico – ha sottolineato Anfuso – è rimasto affascinato dallo svolgimento delle vicende narrate dagli attori, seguendoli con grande attenzione mentre si muovevano nei luoghi deputati dello straordinario palcoscenico naturale offertoci dalle Latomie delle Cave Gonfalone. Anzi, il fatto che gli spettatori siano costretti a spostare l’attenzione da una parte all’altra su una scena così ampia, ha accresciuto la tensione emotiva dello spettacolo”.
Tra gli spettatori, ad applaudire lo spettacolo anche l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, che al termine della rappresentazione ha commentato: “Il Governo della Regione è vicino a tutti i grandi eventi che fanno grande la nostra Sicilia e l’Inferno è uno di questi”.
“Questo spettacolo – ha ricordato Pappalardo – lo scorso anno nelle Gole dell’Alcantara ha portato un flusso turistico così elevato che gli spettacoli previsti in cartellone non sono bastati e i produttori hanno dovuto proseguire per altre diciotto repliche, senza peraltro riuscire ad accontentare tutti”.
“Non potevo mancare, dunque – ha concluso – adesso che l’Inferno si è spostato nella magnifica Ragusa, in queste cave utilizzate per trarre il materiale per ricostruire la città dopo il terremoto del 1693. Un ambiente fantastico e assolutamente azzeccato per questo tipo di lavoro teatrale”.
Per il sindaco Giuseppe Cassì la prima di Inferno è stato “un giorno di festa per Ragusa anche perché sono state riaperte e rese fruibili le Latomie di Cave Gonfalone, chiuse da tempo”.
“Questo luogo magico – ha sottolineato Cassì – si trova nelle viscere di Ragusa, ricca di questi antri. E il nostro intendimento è proprio quello di valorizzare la città sotterranea anche al di là del magnifico spettacolo teatrale al quale abbiamo assistito. Intanto godiamoci questa grandissima iniziativa, questa magnifica esperienza”.
Al termine, Anfuso ha voluto ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla buona riuscita della rappresentazione, “dai produttori agli sponsor, dagli artisti alle maestranze e a tutti coloro i quali, tantissimi, hanno lavorato con noi”.
A proposito degli enti e delle aziende che sostengono lo spettacolo, va sottolineato che a patrocinare l’Inferno sono il Comune di Ragusa e la Camera di Commercio della Sicilia orientale.
Sul fronte delle vendite, ci sono ancora diversi posti disponibili soltanto nella replica di domenica 26 alle 22.30. Per le altre giornate sono state chiuse le prenotazioni ma c’è qualche biglietto disponibile nei punti vendita e al botteghino. Infine, in tanti, anche sulla pagina Facebook ufficiale di Inferno di Dante, stanno cominciando a chiedere se ci sarà la possibilità di assistere allo spettacolo nelle prossime settimane, prima che torni a essere rappresentato nelle Gole dell’Alcantara e in altri luoghi della Sicilia.
Ma questo, fa sapere la produzione, dipenderà dal numero delle richieste.
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