Gli agenti di polizia hanno denunciato, con l’accusa di circonvenzione di incapace, una coppia di Vittoria che avrebbe truffato un anziano, residente a Comiso, a cui avrebbero sottratto parte della pensione di 472 euro. Si sarebbero trattenuti 72 euro, come accertato dalle forze dell’ordine. Il controllo è scattato quando i poliziotti di Comiso hanno intercettato, durante un controllo, quell’uomo in compagnia della sua fidanzata. Si sono insospettiti quando hanno scoperto che vivono a Vittoria ma soprattutto non appena la sala operativa ha diramato la segnalazione di una truffa perpetrata ai danni di un anziano.
Gli inquirenti, dopo aver bloccato la coppia, si sono recati nella casa del pensionato, affetto da disabilità mentale che conosceva bene la coppia di visitatori. “Questi ultimi, a loro volta, confermavano – spiegano gli inquirenti – di conoscere da tempo l’uomo poiché soliti occuparsi di lui in cambio di denaro e che proprio quel giorno si erano recati lì per portargli la spesa.A tal proposito, tuttavia, l’anziano comisano riferiva che la spesa gli era stata portata il giorno prima da un messo comunale riposta all’interno di uno scatolone bianco mostrato agli agenti; scatolone che recava il nome e l’indirizzo del soggetto bisognoso.Di contro, quest’ultimo confermava di conoscere i visitatori riferendo vagamente che, in effetti, costoro si occupavano di lui”
Nel corso del controllo, è emerso che l’anziano poco prima dell’arrivo della coppia aveva ritirato la pensione in un ufficio postale per un ammontare di euro 472 euro ma alla richiesta di mostrare la somma prelevata mostrava soltanto 400 non riuscendo a fornire alcuna spiegazione circa il residuo mancante. La differenza era nelle tasche del vittoriese.
“A tal punto, rilevate le incongruenze nel racconto – fanno sapere dalla Questura di Ragusa – dei soggetti interessati e che nessun rapporto di parentela né di tutela legasse l’anziano signore ai due vittoriesi, questi ultimi venivano denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria per il reato di circonvenzione di incapace, mentre la somma di 72,00 veniva sequestrata; inoltre, i due venivano ulteriormente sanzionati in via amministrativa per la violazione delle prescrizioni introdotte per il contrasto al Covid-19, non essendo emerso alcun valido motivo al loro spostamento dal luogo di dimora”
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