- Il M5S annuncia che sarà il presidente della Regione il commissario della Ragusa-Catania
- La parlamentare regionale grillina sollecita Musumeci a non perdere tempo
- Per la realizzazione dell’opera sono stati stanziati 750 milioni di euro
“Apprendiamo che sarà Musumeci, e non un tecnico, il commissario per la realizzazione della Ragusa-Catania. Per noi nessun problema e nessun pregiudizio, l’importante è che quest’opera, attesa da decenni, venga realizzata nei tempi previsti”. Lo afferma la deputata M5S all’Ars del Ragusano, Stefania Campo, che, però, non nasconde le sue perplessità sul conto del presidente della Regione.
Le perplessità su Musumeci
“Musumeci – afferma Stefania Campo – già commissario per l’emergenza Covid e commissario per l’Emergenza rifiuti, non ha certo brillato per efficienza, a questo punto non ci resta che sperare che da commissario per la Ragusa-Catania ci stupisca”.
“Speriamo solo che essendo un amministratore pubblico e non un tecnico – dice la parlamentare del M5S – abbia tutta la volontà e lo spirito di servizio per velocizzare i lavori e sciogliere pragmaticamente le varie difficoltà burocratiche che potranno venirsi a verificare. Noi continueremo a vigilare come abbiamo sempre fatto, affinché si rispetti il crono programma dell’opera, che prevede l’inizio dei lavori per novembre 2021”.
I fondi
Da decenni si discute dei lavori per la realizzazione della Ragusa-Catania ma potrebbe essere arrivata la svolta. Con la rimodulazione dei fondi Sviluppo e coesione 2014-2020, sono stati stanziati, nel marzo dello scorso anno, 750 milioni di Euro per la Ragusa-Catania. Il finanziamento ha anche avuto il via libera da parte della Corte dei Conti.
Sindaci in campo
Nei mesi scorsi, a scendere in campo per l’opera erano stati i sindaci: Salvo Pogliese, primo cittadino di Catania, Giuseppe Stefio(Carlentini), Sebastiano Gurrieri(Chiaramente Gulfi), Daniele Lentini e il vice Stefano Privitera(Francofonte), Giovanni Verga(Licodia Eubea) riuniti a Catania. “Da oltre venti anni aspettiamo un’opera fondamentale per lo sviluppo della Sicilia e non è pensabile che anche per le infrastrutture vi siano due Italia; una che velocizza con norme straordinarie; l’altra che aspetti i tempi infiniti della burocrazia, come nel caso del viadotto Himera sull’autostrada Catania-Palermo”.
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