Il gip del Tribunale di Ragusa ha condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione un 52enne ragusano, Giovanni Giardina, sotto processo per omicidio stradale.
E’ stato ritenuto responsabile dell’incidente avvenuto l’11 agosto del 2020 a Marina di Modica in cui perse la vita Alberto Vicari, 50 anni, imprenditore dolciario, convivente e con una figlia. Secondo quanto emerso nella ricostruzione della Procura, Giardina, che era al volante di un Suv, travolse la vittima alla guida di una moto.
Nelle ore scorse, una ragusana è morta a seguito di un grave incidente avvenuto ieri mattina sulla Catania-Gela, all’altezza dello svincolo di Piazza Armerina. Nell’impatto tra un camion ed una macchina, è deceduta Maria Carmela Di Bennardo, maestra originaria di Acate, nel Ragusano.
Secondo una prima ricostruzione al vaglio delle forze dell’ordine, a scontrarsi sono stati un camion ed una macchina: l’impatto è stato violentissimo, stando alle prime informazioni ci sarebbero altre 3 persone ferite, le cui condizioni sarebbero delicate.
E’ stato necessario far arrivare l’elisoccorso per il trasporto dei feriti, mentre gli agenti di polizia, arrivati dopo una raffica di chiamate di soccorso, stanno compiendo i rilievi per determinare le ragioni dell’incidente. Potrebbero essere state la distrazione o la velocità ad innescare l’impatto tra i due mezzi ma questo lo accerteranno gli inquirenti. Tanti i disagi sul tratto di strada teatro dell’incidente.
E’ stato condannato in via definitiva a 7 anni ed 8 mesi di reclusione con l’accusa di omicidio stradale Angelo Runza, 23 anni, rosolinese.
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza pronunciata dai giudici della Corte di Appello di Catania nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca, responsabile dell’incidente mortale avvenuto sulla Rosolini-Ispica nella notte tra il 18 ed il 19 gennaio del 2019 in cui persero la vita Cristian Minardo, 22 anni, la sua fidanzata, Aurora Sorrentino , 22 anni e la madre della ragazza, Rita Barone, di 54, tutti di Rosolini.
Le vittime, secondo le ricostruzioni dei carabinieri e della Polizia municipale, si trovavano a bordo di una Toyota Yaris mentre Angelo Runza era alla guida di una Fiat Punto. Nella tesi dei magistrati della Procura di Ragusa, le responsabilità dello schianto pendono dalla parte del giovane, infatti nelle ore successive all’incidente Runza, rimasto ricoverato per settimane all’ospedale Cannizzaro di Catania, risultando positivo al test dell’alcool.