Il prossimo 8 ottobre la Corte d’Assise di Siracusa emetterà la sentenza per Mariano Barresi, accusato dell’omicidio della cognata Rosalba Dell’Albani, avvenuto a Giarratana nel marzo 2023. La donna, 52 anni, stava assistendo di notte l’anziana madre al piano terra della palazzina dove vivevano anche le sue sorelle, una delle quali sposata con Barresi.

La ricostruzione dell’accusa

Secondo la perizia della Procura, Dell’Albani è stata uccisa con un singolo fendente alla carotide sinistra, inferto senza esitazione. L’autopsia non ha rilevato segni di difesa, suggerendo che la vittima abbia perso conoscenza quasi istantaneamente a causa della massiccia emorragia. L’arma del delitto, un coltello, è risultata compatibile con la ferita.

La richiesta del Pubblico Ministero

Il Pubblico Ministero Gaetano Scollo ha chiesto una condanna a 28 anni di reclusione per Barresi, escludendo le attenuanti generiche, la premeditazione, la crudeltà e i futili motivi, ma riconoscendo l’aggravante di aver agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Gianluca Nobile per conto del marito e dei figli della vittima, Paolo Fracasso, Michael, Gabriel e Bryan, ha invece sostenuto la sussistenza di tutte le aggravanti contestate (escluse quelle generiche) e chiesto un risarcimento superiore ai due milioni di euro, con una provvisionale di 1,5 milioni.

La difesa di Barresi

L’avvocato Sergio Crisanti, difensore di Barresi, ha chiesto il minimo della pena e la concessione delle attenuanti generiche. L’imputato, che ha confessato l’omicidio, ha partecipato al processo in videoconferenza dal carcere di Bicocca di Catania. Il consulente della difesa, il dottor Silvio Ciappi, insieme ai consulenti di parte civile, la psichiatra Patrizia Grilli, il professore Eugenio Aguglia e il medico legale Giuseppe Ragazzi, sono stati ascoltati nell’udienza precedente. La psichiatra Grilli, che ha esaminato Barresi in carcere, si è detta colpita da un particolare non specificato.

La prossima udienza

L’8 ottobre la Corte d’Assise, presieduta da Tiziana Carrubba con a latere Carla Frau, si riunirà nuovamente per eventuali repliche e per la lettura della sentenza. Rosalba Dell’Albani lavorava presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. La tragedia ha scosso la comunità di Giarratana, dove la famiglia Dell’Albani era conosciuta e

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