Un’inchiesta scuote il secondo turno delle elezioni amministrative di Vittoria dove sarebbero nove le persone indagate per voti di scambio con la mafia.
Stamani la guardia di finanza ha effettuato delle perquisizioni nelle comitati elettorale dei due candidati al ballottaggio, Giovanni Moscato e Francesco Aiello, e anche in Municipio e al Mercato Ortofrutticolo.
Nelle segreterie dei due esponenti politici in corsa per il secondo turno in programma domenica prossima, i militari hanno sequestrato documenti, computer e materiale elettorale.
L’indagine coordinata dalla Dda di Catania si baserebbe sulle rivelazioni di due collaboratori di giustizia e si riferirebbe alle elezioni del 2011. Si ipotizza il reato contemplato all’articolo 416 ter, ovvero il voto di scambio con la mafia.
In particolare i due pentiti Rosario Avila e Biagio Gravina, le cui dichiarazioni sono alla base dell’indagine, ipotizzano un presunto patto tra il clan Carbonaro Dominate e personaggi della politica locale in cambio di dazioni in denaro e posti di lavoro.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Catania Amedeo Bertone che proprio oggi è stato nominato dal Csm procuratore capo a Caltanissetta.