Si è spento dopo una terribile malattia con la quale ha convissuto per tre anni, lasciando profondamente turbati quanti lo conoscevano, Fabio Alfè, di Vittoria. Conosciuto nell’ambiente giornalistico per aver lavorato alcuni anni con Video Uno e Video Mediterraneo come cameraman, di recente aveva lavorato anche al Club Med di Kamarina, sfruttando la sua conoscenza delle lingue.

Chi era Fabio Alfè

Quarantacinque anni compiuti lo scorso 23 settembre, Fabio aveva scoperto di avere un tumore tre anni fa. Nell’ultimo anno le sue condizioni si erano particolarmente aggravate.

Nonostante spesso lo si dica e scriva di molti, Fabio era effettivamente un ragazzo solare, sempre sorridente e disponibile. Amava molto gli animali e la musica e negli anni aveva anche fatto parte di alcune band locali, come cantante.

Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, tra cui quello del senatore Salvatore Sallemi: “Porgo le più sentite condoglianze alla famiglia Alfé- ha scritto- per la dolorosa scomparsa di Fabio, un ragazzo amabile e amato da tutti. Questo lutto investe tutti noi e ci rattrista profondamente. Un forte abbraccio al fratello Gianfranco e a tutti i suoi cari. Siamo loro vicini in questo momento”.

La morte di Maurizio Pellegrino

E’ scomparso prematuramente il tenente colonello Maurizio Pellegrino a soli 53 anni. Sotto shock l’intero dipartimento delle fiamme gialle agrigentine che, d’intesa con la vedova Rosetta Miccichè, i figli, Cleto e Simona, hanno celebrato i funerali del comandante del nucleo di Polizia economica-finanziaria per dargli un ultimo saluto. Allo spiacevole evento hanno partecipato numerosi colleghi e parenti.

Si uniscono al cordoglio, le fiamme gialle in servizio e in congedo della provincia di Agrigento, testimonianza della forte stima che l’Ufficiale Superiore aveva acquisito durante la sua carriera. “La carriera del tenente colonello Maurizio Pellegrino è stata caratterizzata da una dedizione e un competenza esemplari, qualità che lo hanno reso un modello per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco” – riferiscono i colleghi -.

La funzione religiosa è stata concelebrata dal parroco, Don Enzo Sazio, e dal cappellano militare del comando regionale Sicilia della guardia di finanza, Don Antonio Pozzo.

La stima dei colleghi

“Il suo contributo al corpo della guardia di finanza è stato davvero prezioso e il ricordo del suo instancabile lavoro continuerà ad ispirare coloro che difendono gli ideali di giustizia e di legalità e che oggi ricevono – simbolicamente – il passaggio del testimone da un servitore dello stato, rapito da un male che lo ha sottratto alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi”

“Il commosso abbraccio dei suoi finanzieri testimonia la profonda stima e l’indiscusso affetto che il tenente colonnello ha saputo quotidianamente guadagnarsi, da esemplare ed irreprensibile servitore del paese.”

 

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