“Porta un amico e viaggi gratis”. E’ questo l’ultimo ritrovato dei trafficanti di esseri umani che dalla Tunisia organizzano i viaggi della speranza dei migranti verso le coste italiane scoperto da Polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri a Ragusa durante le indagini sullo sbarco, avvenuto ieri nel porto di Pozzallo (Ragusa) di 79 tunisini, che ha portato al fermo di un presunto scafista, un tunisino di 33 anni, Sofien Sadek.
Durante le indagini gli investigatori hanno accertato che i migranti sono partiti dalla Tunisia, hanno pagato in media 1.200 euro a testa e che alcuni di loro potuto usufruire di un’offerta: se portavano un amico pagante potevano viaggiare gratis.
Dalle testimonianze gli investigatori hanno accertato che il fermato sui era posto da subito alla conduzione del natante e
che era d’accordo con gli organizzatori tunisini del viaggio.
Complessivamente ieri a Pozzallo sono giunti 93 migranti. Settantanove, su una barca in legno alla cui guida vi sarebbe stato il tunisino fermato, erano stati soccorsi dal pattugliatore della Marina Militare portoghese ‘Don Francisco de Almeida’, gli altri 14 erano stati dalla Guardia Costiera mentre erano a bordo di una piccola barca. Questi ultimi, secondo quanto accertato, hanno fatto tutto da soli collaborando alla conduzione del natante, pertanto non rispondono di alcun reato.
Durante i controlli sull’identità dei migranti sono stati individuati 16 tunisini che erano già stato fotosegnalati in Italia, alcuni con diversi precedenti penali, altri perché avevano già tentato di fare ingresso sul nostro territorio ed erano stati respinti con provvedimento del Questore. Cinque di loro sono stati arrestati per aver fatto
nuovamente ingresso in Italia senza alcuna autorizzazione.
Saranno nuovamente espulsi con provvedimento del Prefetto ed e saranno accompagnati in Tunisia. Sono S.R., di 22 anni, B.S., di 23, B.S. di 22, tutti già sbarcati in Italia nel 2018 ed espulsi a marzo e E.G.M.C., di 25, già espulso nel 2014 con numerosi precedenti penali per traffico stupefacenti, violazione domicilio, minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale; M.M., di 30, già espulso a marzo e con precedenti penali per lesioni, furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, furto in appartamento, porto d’armi e traffico di sostanze stupefacenti.
(foto di repertorio)
Commenta con Facebook