Due sbarchi sono stati registrati sulle coste ragusane a distanza di poche ore l’uno dall’altro. 8 tunisini sono arrivati a Marina di Ragusa, precisamente in località Punta di Mola, e sono stati subito rintracciati dalle Forze di Polizia nonostante il tentativo di fuga. Nella stessa operazione è stato arrestato un cittadino tunisino in possesso di una carta d’identità falsa valida per l’espatrio.
Ieri mattina alle ore 10 circa, un diportista ha segnalato uno sbarco in atto nei pressi di Punta di Mola a Marina di Ragusa. Immediatamente è stato attivato il c.d. “Piano Sbarco” della Prefettura di Ragusa che prevede l’impiego di tutte le Forze di Polizia sia via terra che via mare. Le Volanti della Polizia di Stato, la Squadra Mobile, le pattuglie della Guardia di Finanza e dei Carabinieri della Stazione di Marina di Ragusa hanno rintracciato dopo pochi minuti dallo sbarco 8 migranti che poco prima erano stati visti sbarcare. Erano tutti ancora bagnati e cercavano di disperdersi sul territorio, tentativo andato vano per il pronto intervento degli uomini dello Stato. Contemporaneamente la Capitaneria di Porto ha recuperato la piccola barca in legno con l’aiuto del sempre presente personale della Protezione Civile di Ragusa intervenuto con un gommone.
Gli otto migranti sono stati condotti presso l’Hot Spot di Pozzallo dove sono stati identificati dalla Polizia Scientifica della Questura di Ragusa.
Le immediate indagini hanno permesso di appurare che i migranti fossero certamente 8 perché è stato esaminato un video registrato durante il viaggio da uno dei passeggeri. Non vi è nessuno scafista perché i migranti si sono organizzati autonomamente, comprando barca, cibo e benzina per raggiungere l’Italia, alternandosi alla conduzione del natante.
Tra gli 8 tunisini, uno è stato trovato in possesso di una carta d’identità italiana falsa valida per l’espatrio dove peraltro era attestato che fosse cittadino italiano.
Poche ore dopo, a Pozzallo, sono approdati, 34 tunisini che sono stati salvati a sud di Lampedusa. Tra questi la Polizia ha fermato 2 presunti scafisti. Si tratta di SADKI Aws, nato in Tunisia il 04.09.1996 e SADKI Mohamed, nato in Tunisia il 29.12.1992. Secondo i testimoni sarebbero stati loro a condurre le imbarcazioni partite dalle coste tunisine.
Le indagini sull’approdo dei 34 tunisini a Pozzallo, grazie alla collaborazione dei migranti, ha permesso di appurare che l’imbarcazione in legno sia stata condotta da due scafisti che a turno pilotavano la barca. Sono partiti dalle coste tunisine lunedì fino a quando sono stati soccorsi in acque internazionali. Erano 34 ed hanno pagato tutti l’equivalente di circa 1.500 euro. Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.
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