Il Comune di Modica ha richiesto ufficialmente, attraverso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, lo stato di emergenza e calamità naturale a seguito dell’ondata anomala di maltempo che ha flagellato larghe porzioni del territorio rurale.
Un’azione dovuta dopo aver constatato gli enormi danni subìti da centinaia di case e aziende nei territori compresi tra le Contrade Serrameta, Bosco, S.Elena e Frigintini. Sui luoghi ieri era arrivato anche il Presidente della Regione, Nello Musumeci, per portare la sua vicinanza alla popolazione colpita e garantire un pronto ristoro che consenta la ricostruzione di tutte quelle strutture che, di fatto, oggi non esistono più.
“Un evento atmosferico di una violenza mai vista nelle nostre zone – commenta il Sindaco Ignazio Abbate – che è costato la vita ad un nostro concittadino e ha devastato i sogni ed i progetti di migliaia di persone. A 24 ore di distanza stiamo cercando di fare un resoconto dettagliato dei danni attraverso la compilazione di un modulo scaricabile dal sito del Comune e inviando le foto al numero 3313040133. Inoltre stiamo continuando a pattugliare le zone colpite per raccogliere testimonianze dirette in modo da redigere un dettagliato resoconto e fornire aiuto dove richiesto”.
Prosegue il primo cittadino: “Al momento è difficile quantificare l’ammontare del disastro ma sicuramente parliamo di centinaia di abitazioni private e diverse aziende. Dove è passata la tromba d’aria oggi non esiste più nulla, solo macerie. E’ nostro dovere di Amministratori far sentire la vicinanza alle persone colpite che, oltre al dolore del momento, dovranno fronteggiare nel breve termine infiniti problemi logistici”.
Dalla prossima settimana verranno installati due grandi punti di raccolta dove i cittadini potranno andare a depositare ogni tipo di materiale ripulito dalle proprie abitazioni. Inoltre passeranno sul territorio gli operai di 16 ditte private a togliere detriti, alberi e quant’altro per liberare le strade e consentire un più rapido intervento di ripristino dei luoghi.
Il cancello chiuso con un robusto lucchetto. Scena mai vista in quel bar di via Vittorio Veneto a Modica, dove già alla buon’ora cornetti e caffè si sfornavano a ritmi impressionanti. E dietro il bancone l’immancabile proprietario, Piero Ricca, 53 anni, a servire i suoi clienti più affezionati ed anche gli avventori casuali.
Lui però non ci sarà mai più dietro quel bancone o alla cassa di quel bar. Questa mattina Modica si è risvegliata non solo ancora “ammaccata” dai danni del maltempo ma anche più povera senza uno dei suoi baristi più conosciuti in città. Ancora nessuno riesce a capacitarsi della sua morte, scaraventato tra cancello di casa e asfalto dalla furia del vento e della pioggia di ieri mattina.
Oggi alle 15 si terranno i funerali nella chiesa della Madonna delle Grazie di Modica. Con il lutto cittadino proclamato dal sindaco, arrivano le parole di cordoglio del vescovo di Noto, Antonio Staglianò, per questa drammatica perdita della comunità: “In questo momento – afferma – prevale il silenzio e la certezza che in questi eventi Dio è presente anzitutto come Colui che è partecipe al dolore. Ci uniamo al lutto di un’intera città, pregando per quanti sono stati colpiti da questo drammatico evento e assicurando un’affettuosa vicinanza, nella preghiera. Allo stesso tempo, la nostra fede in Gesù Risorto chiede un risveglio della coscienza di tutti per la nostra conversione a uno stile di vita sostenibile, secondo l’insegnamento di Papa Francesco”.