Plauso delle oltre 100 imprese del Distretto orticolo del Sud-Est Sicilia per il progetto contro il caporalato, che vedrà la città di Vittoria protagonista contro la lotta allo sfruttamento dei lavoratori agricoli.
Si tratta di un finanziamento di oltre 1.500.000 euro nell’ambito del “PON Legalità 2014-2020”, redatto dal Ministero dell’Interno, che risulta fondamentale per sostenere le vittime di un sistema becero e dannoso, quale l’illecita intermediazione di manodopera.
A tal proposito, Gianni Polizzi, direttore del Doses, distretto con sede a Vittoria, ha dichiarato: «Contrastare lo sfruttamento nei campi e le Agromafie è da sempre anche la battaglia etica del Doses: per tale motivo siamo soddisfatti del traguardo raggiunto dalla Prefettura e dalle Istituzioni centrali. Infatti, il mostro del caporalato ha già calpestato troppi lavoratori e lavoratrici ed è il momento di valorizzare la città di Vittoria con un progetto solidale, capace di contrastare e denunciare questo deprecabile delitto alla dignità umana».
Polizzi ha aggiunto anche: «Inoltre, sarebbe auspicabile, in sinergia con i sindacati, anche sensibilizzare le imprese agricole sulle tematiche della contrattualistica distrettuale e del welfare aziendale, che oltre a garantire il benessere dei lavoratori e contrastare il caporalato, offrono, nel rispetto della normativa, importanti opportunità per migliorare la propria azienda. Infatti come Doses abbiamo stimato di raggiungere tale importante traguardo, cioè la creazione di un contratto di lavoro distrettuale ad hoc, già dal 2021».
La Provincia di Ragusa in questi anni ha registrato numerosi casi di violenza e di sopraffazione e la città di Vittoria, a forte vocazione agricola, ha vissuto un flusso migratorio di lavoratori stagionali che certamente deve essere monitorato.
Secondo i dati Istat, infatti, gli stranieri residenti in provincia di Ragusa al 1° gennaio 2018 sono 28.827 e rappresentano il 9,0% della popolazione residenziale (321,370) e la città di Vittoria, da sola, totalizza circa 1/3 delle aziende esistenti in provincia, seguita da Acate (660), Scicli e l’area comunale di Ragusa con 546 e 527 aziende).
Altresì, il Presidente del Distretto orticolo del Sud-Est Sicilia, Antonio Cassarino, ha ribadito che: «Le imprese agricole del Sud-Est devono schierarsi in prima linea contro il caporalato. I diritti umani sono inviolabili e non è possibile che i sacrifici del comparto siano compromessi dal mostro delle Agromafie. La dignità umana deve essere valorizzata nel lavoro, e non calpestata. Per tale motivo siamo soddisfatti di questo importante traguardo e qualora fosse possibile diamo alla Prefettura piena collaborazione per qualsivoglia attività utile per combattere lo sfruttamento lavorativo».
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