Ragusa

I democristiani siciliani approvano linee guida per il futuro, attenzione ai temi regionali

La Democrazia Cristiana Sicilia ha definito la propria agenda politica durante una riunione del comitato regionale a Modica, Ragusa. Presenti il segretario nazionale Totò Cuffaro, il segretario regionale Stefano Cirillo e altre figure di spicco del partito. L’incontro ha permesso di valutare l’operato recente della segreteria regionale e di delineare le strategie future.

Focus su temi chiave per i siciliani

Stefano Cirillo ha spiegato che la discussione si è concentrata su diverse questioni attualmente all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). Sono state approvate risoluzioni riguardanti la riforma degli enti locali, la sanità, l’agricoltura, il turismo, la cultura, l’ambiente, le infrastrutture, la famiglia e le politiche sociali.

Cuffaro: “Impegno concreto per la Sicilia”

Totò Cuffaro ha sottolineato il radicamento capillare della DC in Sicilia e la volontà del partito di affrontare le tematiche centrali per i cittadini siciliani.

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Donne in giunta, Cuffaro e Cirillo: “Sosterremo emendamento per aumentare soglia di presenza al 50%”

“La Democrazia Cristiana supporta ‘Quota 50’ e all’Ars sosterrà l’emendamento per aumentare la soglia di presenza delle donne in giunta, come rappresentanza di genere nei Comuni con popolazione superiore ai tremila abitanti. Noi abbiamo sempre creduto nelle donne e riteniamo che occorre metterle nelle migliori condizioni per esprimere
tutte le loro capacità e potenzialità”. Lo dichiarano Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, rispettivamente segretario nazionale e regionale della Democrazia Cristiana. “La DC è giovane e donna e riteniamo che proprio il genere femminile possa dare un contributo importante per umanizzare la politica. Ancora oggi, purtroppo, si sente forte in politica la non soddisfacente rappresentanza femminile e, invece, proprio la presenza delle donne la rende migliore e, senza esse, la politica non può essere completa”, prosegue. “Il nostro partito, in Sicilia, dunque, si impegnerà a sostegno di una norma che garantisca la presenza del 50% di donne nelle giunte e tutto ciò non per questione di statistiche e numeri, ma perché sono risorse preziose. C’è tanto da imparare. Le donne sono essenza della vita e la
politica non può che trarne giovamento”.

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