Vittoria a lutto per la morte del consigliere comunale Giuseppe Cannizzo, 7o anni, medico di famiglia andato in pensione nel febbraio scorso. Come riportato dal Giornale di Sicilia, Cannizzo era rimasto vittima di un incidente domestico lo scorso 12 aprile: era caduto da una scala mentre raccoglieva dei limoni da un albero nel giardino limitrofo alla sua abitazione e aveva battuto violentemente la testa. Da due settimane era ricoverato al reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, ieri la notizia della morte. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi ed è stato prelevato il fegato, andato all’Ismett di Palermo.
Giuseppe Cannizzo era stato eletto a Vittoria nell’ottobre 2021 nella lista civica «Aiello sindaco», il suo nome era circolato come possibile candidato alla presidenza del consiglio. Di recente aveva aderito al movimento politico «Territorio». Il suo posto in Consiglio comunale sarà occupato da Giannella Iabichella, prima dei non eletti nella lista «Aiello sindaco». Il sindaco Francesco Aiello ha dichiarato il lutto cittadino per la giornata di oggi, in cui verranno celebrati i funerali. Cannizzo viene definito «uomo illustre e consigliere comunale della città di Vittoria». I funerali si svolgeranno oggi alle 16.30 presso la Basilica di San Giovanni Battista.
«Ritenuto d’interpretare il sentimento dell’intera collettività cittadina si legge nell’ordinanza firmata da Aiello – ed esprimere a nome di essa e delle istituzioni locali in forma ufficiale il cordoglio ed il dolore per questa improvvisa perdita, rappresentando alla famiglia la vicinanza e l’affranto», si proclama appunto il lutto cittadino. Viene ordinata l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici degli enti pubblici e privati, comprese le scuole. Si dispone il divieto di svolgimento di attività ludiche, ricreative ed ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della giornata. Si invitano i cittadini e le organizzazioni, le associazioni, le istituzioni scolastiche ed enti ad esprimere, in forme decise autonomamente, il dolore dei vittoriesi e l’abbraccio dell’intero comune alla famiglia Cannizzo, «evitando comportamenti che contrastino con lo spirito stesso per l’intera giornata».