Sarà eseguita nel tardo pomeriggio l’autopsia sul corpo di Orazio Sciortino, l‘ex collaboratore di giustizia, ucciso lunedì sera con due colpi di fucile nella sua campagna di contrada Cappellaris sulla strada provinciale Vittoria-Santa Croce Camerina.
Il sostituto procuratore Gaetano Scollo, che coordina le indagini, ha disposto l’autopsia per avere contezza dell’ora della morte di Sciortino e dei colpi che sono risultati fatali ma anche dell’arma utilizzata e soprattutto se corrisponde al fucile ritrovato a distanza di qualche centinaio di metri dal luogo del delitto.
L’uomo è stato trovato senza vita per terra, poggiato su un lato, con segni di violenza sul collo. Dalle prime ricostruzioni, in attesa delle verifiche del medico legale, sarebbero compatibili con colpi d’arma da fuoco.
Sciortino, cinquantenne, un passato negli ambienti mafiosi e un presente da ladro, è stato trovato in serata da un passante in un terreno di sua proprietà.
Sciortino, vicino al clan mafioso di Vittoria Dominante-Carbonaro, oltre ad avere collaborato con la giustizia aveva piccoli precedenti penali per furto. Secondo quanto emerge nella relazione della Dia, proprio a Vittoria “il clan Dominante-Carbonaro, nonostante lo stato di detenzione del fondatore e del boss subentrato nella reggenza appare il sodalizio criminale di maggiore caratura. Il clan è stato colpito da un importante sequestro a carico di un imprenditore collegato ai Dominante-Carbonaro il quale aveva di fatto assunto una posizione di “monopolio” nel settore degli imballaggi destinati alle derrate alimentari, commercializzate nel mercato ortofrutticolo di Vittoria”.
Ed ancora “permane, infatti, l’interesse – si legge nella relazione della Dia – della criminalità organizzata ad infiltrarsi in questo importante sito che rappresenta un fondamentale punto di raccolta e smistamento delle produzioni agricole, generando un indotto consistente. Sul punto, significativa è stata la difficoltà di assegnazione di alcuni box, come precisato nella Relazione allegata al Decreto di scioglimento del Comune di Vittoria dove si parla di “…intimidazioni e minacce perpetrate nei confronti dei membri della commissione giudicatrice che, di fatto hanno paralizzato lo svolgimento della gara di appalto per l’assegnazione di alcuni box all’interno del suddetto mercato”.
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