- Sequestrate le schede relative all’elezione del presidente del Consiglio di Vittoria
- La Procura di Ragusa ha aperto una inchiesta ma non ci sono indagati
- I dubbi dell’attuale presidente del Consiglio su come si sono svolti i fatti
La Procura di Ragusa ha disposto il sequestro delle schede relative all’elezione del presidente del Consiglio di Vittoria avvenuta il 23 novembre scorso. A sedere sullo scranno più alto dell’assemblea, Alfredo Vinciguerra, esponente dell’opposizione al sindaco, Francesco Aiello. I carabinieri hanno prelevato anche degli atti relativi alla seduta ma per il momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.
Il commento del presidente del Consiglio
“La Procura ha disposto – spiega il presidente del Consiglio comunale di Vittoria, Alfredo Vinciguerra il sequestro del verbale e delle schede di voto relativa all’elezione del Presidente del Consiglio Comunale. Ieri il segretario generale “provvisorio” individuato dal Sindaco, della cui individuazione non vi è ancora traccia sull’albo pretorio, ha prelevato le schede della votazione e disposto, in maniera irrituale, che le stesse venissero pubblicate”.
I dubbi di Vinciguerra
Poi Vinciguerra prosegue: “Lo stesso segretario “provvisorio”, individuato dal sindaco, veniva chiamato in fretta e furia, a rendere il parere – dice Vinciguerra – sulla legittimità della delibera che ha disposto l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, che la maggioranza vorrebbe annullare con la forza dei numeri e senza ricorrere al TAR. Tuttavia, nella tarda serata di ieri, la Procura delle Repubblica di Ragusa ha disposto il sequestro del verbale e delle schede, le stesse rimaste incustodite dopo la votazione”.
“Questo conferma i nostri dubbi circa le possibili manomissioni ad opera di terzi che si sarebbero verificate subito dopo l’elezione ed il tentativo di modificare l’esito dello scrutinio regolarmente eseguito davanti al segretario generale e alla presenza degli scrutatori, di cui peraltro vi è testimonianza video. Siamo fiduciosi nel lavoro della Magistratura e ci auguriamo che si faccia presto luce su questa vicenda”.
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